Scott Mason IV è stato nominato Regional Administrator della Regione 6 dell’Environmental Protection Agency (EPA), assumendo il controllo di una delle aree più critiche degli Stati Uniti per la produzione di petrolio, gas e inquinamento industriale. Questa regione comprende la Cancer Alley della Louisiana, la Costa del Golfo e il Bacino del Permiano, zone da sempre al centro di battaglie ambientali e industriali.
La nomina di Mason ha acceso un acceso dibattito: se da un lato la portavoce dell’EPA Regione 6, Jennah Durant, ha garantito il suo impegno per la salute pubblica e la tutela dell’ambiente in Texas, Louisiana, New Mexico, Arkansas, Oklahoma e 66 Nazioni Tribali, dall’altro gli ambientalisti sono preoccupati per le implicazioni della sua nomina.
Un passato tra politica ed energia
Mason, originario dell’Oklahoma, ha una carriera prevalentemente politica e accademica. È stato vice segretario dell’energia dell’Oklahoma e ha collaborato con il governatore Mary Fallin. Inoltre, ha guidato programmi federali per l’Università dell’Oklahoma e lavorato per l’American Indian Environmental Office durante la prima amministrazione Trump.
Il suo ruolo come consulente per il capitolo EPA in Project 2025 – il controverso piano della Heritage Foundation per rimodellare l’agenzia secondo le priorità industriali – ha ulteriormente acceso le preoccupazioni delle organizzazioni ambientali. Jennah Durant non ha risposto a domande dirette su come Mason intenda implementare le raccomandazioni di Project 2025.
L’eredità di Earthea Nance e le sfide future
Mason subentra a Earthea Nance, un’ingegnere civile e ex professoressa della Texas Southern University con un forte impegno nel recupero dai disastri e nella giustizia ambientale. Nance, nel suo mandato, ha visitato personalmente le zone più colpite dall’inquinamento, come Dallas, El Paso e Tulsa, per promuovere iniziative come gli autobus scolastici elettrici e il monitoraggio delle emissioni del fracking.
Il suo approccio attivo ha evidenziato i problemi ambientali persistenti nella regione e ha rafforzato le politiche climatiche dell’amministrazione Biden, puntando su fondi e programmi di giustizia ambientale.
Ora, con Mason alla guida e con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, si prospettano tagli e riforme significative all’EPA. Il New York Times ha riportato che oltre 1.100 dipendenti EPA potrebbero essere licenziati, con 168 già in congedo amministrativo dai programmi di giustizia ambientale.
Il peso dell’industria petrolchimica nella Regione 6
La Regione 6 ospita una delle più grandi concentrazioni di impianti petrolchimici e gasdotti degli Stati Uniti. Il Bacino del Permiano, che si estende tra Texas e New Mexico, è uno dei principali centri di produzione petrolifera. La Costa del Golfo ospita raffinerie e impianti di gas naturale liquefatto, con impatti significativi sulle comunità locali, spesso a maggioranza afroamericana, latina e indigena.
Nonostante durante l’amministrazione Biden la produzione petrolifera abbia raggiunto livelli record, l’EPA ha cercato di mitigare i danni ambientali, introducendo programmi di finanziamento per ridurre le emissioni di metano e migliorare la qualità dell’aria.
L’iniziativa Justice40, che destinava il 40% dei fondi federali alle comunità a basso reddito, è stata recentemente revocata dall’amministrazione Trump, suscitando critiche da parte di attivisti come Matthew Tejada del Natural Resources Defense Council, che ha avvertito che le comunità più vulnerabili “soffriranno le conseguenze in modo più rapido e profondo”.
L’impatto di Project 2025 e le prospettive dell’EPA sotto Mason
Project 2025 propone una trasformazione radicale dell’EPA, con l’eliminazione dell’Ufficio di Giustizia Ambientale e Diritti Civili Esterni, la riduzione dei settori obbligati a segnalare le emissioni di gas serra, e la chiusura dell’Ufficio di Assistenza per l’Applicazione e la Conformità.
Il piano prevede anche lo spostamento degli uffici regionali in aree più “economiche”, riducendo potenzialmente il monitoraggio e il controllo ambientale in zone critiche. Lee Zeldin, il nuovo amministratore dell’EPA sotto Trump, ha già avviato una revisione profonda dell’agenzia.
Secondo Jen Duggan dell’Environmental Integrity Project, l’ufficio regionale dell’EPA gioca un ruolo chiave nel garantire la protezione dell’aria e dell’acqua, soprattutto quando gli stati falliscono nel loro compito di regolamentazione. Con una leadership debole, il rischio di esposizione a sostanze tossiche per milioni di americani aumenta drasticamente.
I finanziamenti federali per i pozzi orfani: un futuro incerto
Uno degli aspetti più delicati della transizione riguarda i fondi destinati alla tappatura dei pozzi petroliferi abbandonati, una delle principali fonti di inquinamento da metano. La Bipartisan Infrastructure Law aveva stanziato miliardi di dollari per la bonifica di questi siti, ma con la nuova amministrazione, i finanziamenti sono stati sospesi.
L’Oklahoma Corporation Commission ha annunciato che oltre 20.000 pozzi orfani necessitano ancora di interventi, e che il programma di tappatura rischia di essere interrotto senza ulteriori fondi federali.