Nel cuore delle viscere rocciose dell’Albania meridionale, precisamente tra le formazioni calcaree di Vromoner, è emerso un gioiello nascosto che ha catturato l’attenzione della comunità scientifica internazionale: il Lago Neuron, il più esteso lago termale sotterraneo mai individuato sul pianeta. A distanza di quattro anni dalla sua individuazione iniziale, una squadra di studiosi provenienti dalla Repubblica Ceca ha ufficializzato la straordinaria scoperta, confermando le eccezionali dimensioni del bacino d’acqua.
Era il 2021 quando i ricercatori notarono per la prima volta una colonna di vapore ascendere dagli abissi della terra nei pressi del massiccio calcareo di Vromoner, situato nell’estremo sud dell’Albania, non lontano dalla costa del Mar Ionio. A guidare quell’esplorazione pionieristica fu Marek Audy, esploratore e speleologo ceco, accompagnato dal fotografo Richard Bouda e da altri membri della spedizione. Attratti dal fenomeno geotermico, gli studiosi si calarono nelle profondità di una voragine che raggiunge i 100 metri di profondità, fino a scoprire un bacino d’acqua caldo e cristallino di proporzioni colossali.
Le prime rilevazioni, effettuate con strumenti rudimentali, lasciarono presagire qualcosa di eccezionale. Tuttavia, come sottolineato da Audy, i dati raccolti in quell’occasione non risultarono sufficienti per una certificazione ufficiale della scoperta. “Abbiamo subito capito di trovarci di fronte a qualcosa di unico, ma non possedevamo le attrezzature adatte per misurare con precisione le dimensioni del lago,” ha dichiarato il capo spedizione a National Geographic CZ.
Nel corso del 2023, grazie ai finanziamenti della Neuron Foundation, l’equipe è tornata sul sito con dispositivi di ultima generazione, tra cui uno scanner LIDAR mobile. L’avanzata tecnologia ha consentito la creazione di una dettagliata rappresentazione tridimensionale dell’intero sistema di grotte, denominato dagli scienziati Atmos, e ha permesso di calcolare esattamente le dimensioni del bacino sotterraneo.
I dati finali sono impressionanti: il Lago Neuron si estende per 138,3 metri in lunghezza e 42 metri in larghezza, con un perimetro complessivo di 345 metri. Il volume d’acqua contenuto nel bacino raggiunge gli 8.355 metri cubi, equivalente alla capacità di circa tre piscine olimpioniche. Le acque, di una tonalità azzurra intensa e dalla temperatura elevata, si trovano incastonate in un ambiente sotterraneo incontaminato, dove regnano silenzio e oscurità assoluta.
L’utilizzo del telemetro laser nelle prime fasi aveva evidenziato alcune difficoltà tecniche, poiché l’apparecchio non era progettato per misurazioni oltre i 100 metri. Tuttavia, il ricorso successivo alla mappatura laser con tecnologia LIDAR ha risolto ogni dubbio, fornendo una misurazione scientificamente accurata. “Abbiamo finalmente dimostrato che si tratta del più grande lago termale sotterraneo conosciuto al mondo,” ha dichiarato Richard Bouda a Euronews Albania.
Il lago, la cui temperatura dell’acqua supera probabilmente i 30 gradi Celsius, rappresenta una risorsa geologica e biologica di inestimabile valore. Gli scienziati credono che l’ambiente circostante possa ospitare forme di vita peculiari, adattate alle condizioni estreme di calore e oscurità. L’intera area di Vromoner si configura dunque come un laboratorio naturale per studiare gli ecosistemi sotterranei e i processi geotermici.
Le prossime spedizioni mireranno ad approfondire lo studio delle cavità limitrofe e ad analizzare la composizione chimica delle acque, oltre a verificare l’eventuale presenza di organismi endemici. “Abbiamo intenzione di esplorare ulteriori sezioni della grotta Atmos e comprendere meglio le dinamiche geologiche di questa porzione del sottosuolo albanese,” ha aggiunto Audy durante un’intervista rilasciata sempre a National Geographic CZ.
Il Lago Neuron, battezzato così in onore della fondazione ceca che ha sostenuto economicamente le esplorazioni, si inserisce ora tra le meraviglie sotterranee più affascinanti d’Europa. La sua scoperta accresce ulteriormente il valore speleologico dell’Albania, già nota per la varietà dei suoi paesaggi carsici e per la presenza di sorgenti calde e fiumi sotterranei, in particolare nella regione meridionale che si affaccia sul Mar Ionio.
Il fascino di questo specchio d’acqua nascosto non risiede soltanto nelle sue dimensioni primato, ma anche nell’atmosfera surreale che lo avvolge. La superficie azzurra del lago, illuminata dalle lampade dei subacquei, crea giochi di luce che si riflettono sulle pareti calcaree, dando vita a uno scenario da sogno. Tuttavia, gli esperti mettono in guardia: nuotare o bere l’acqua del Lago Neuron potrebbe rivelarsi pericoloso, data la presenza di minerali disciolti e la temperatura elevata.
La conferma ufficiale dell’esistenza di questo colosso nascosto apre nuove prospettive per l’esplorazione dei sistemi idrici sotterranei dell’Europa sudorientale. Gli studiosi sono convinti che nelle profondità dell’Albania e dei vicini Monti Pindici, possano celarsi altre meraviglie geotermiche ancora sconosciute, pronte a svelarsi agli occhi di futuri esploratori.
La scoperta del Lago Neuron rappresenta dunque una pietra miliare nella ricerca geologica e speleologica, gettando luce su un mondo sommerso che fino a pochi anni fa sembrava irraggiungibile. Le acque calde e trasparenti di questo lago nascosto nelle viscere dell’Albania meridionale resteranno impresse nell’immaginario di studiosi e appassionati, come simbolo della bellezza inesplorata che ancora si cela sotto i nostri piedi.