Martedì, gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale hanno dedicato la giornata a test avanzati sulla robotica autonoma, alla manutenzione delle infrastrutture scientifiche e all’analisi della qualità dell’aria e dell’acqua. Tra le attività principali, l’astronauta Suni Williams ha condotto un esperimento con il robot Astrobee, un dispositivo capace di muoversi liberamente nello spazio grazie a braccia con pad adesivi ispirati ai gechi.
Robotica in microgravità: il test del robot Astrobee
Gli ingegneri della NASA stanno sfruttando l’ambiente a gravità zero per sviluppare tecnologie in grado di catturare oggetti in orbita, rimuovere detriti spaziali e assistere i satelliti. Suni Williams, comandante della stazione, ha attivato il robot Astrobee, monitorandolo mentre eseguiva manovre di presa su un “cubo di cattura”. Il piccolo dispositivo, delle dimensioni di un tostapane, ha operato in autonomia, dimostrando le sue capacità già testate lo scorso dicembre. Questo esperimento potrebbe portare a importanti sviluppi per l’infrastruttura spaziale, contribuendo a prolungare la vita operativa dei satelliti.
Monitoraggio ambientale: analisi della qualità dell’acqua e dell’aria
L’ingegnere di volo della NASA Don Pettit ha trascorso la giornata occupandosi dell’analisi ambientale all’interno del laboratorio orbitale. Ha raccolto campioni di acqua della stazione e li ha analizzati con il Total Organic Carbon Analyzer, uno strumento essenziale per garantire la sicurezza delle risorse idriche a bordo. Successivamente, ha sostituito le bottiglie di carburante all’interno del Combustion Integrated Rack, un modulo che permette di studiare il comportamento del fuoco e dei combustibili in condizioni di microgravità.
Nel modulo di servizio Zvezda, Pettit ha spostato un monitor di particolato aerodisperso per misurare la qualità dell’aria, fornendo dati cruciali per la salute degli astronauti. Anche il cosmonauta Alexey Ovchinin, dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, ha distribuito analizzatori di gas per controllare i livelli di diossido di carbonio nelle aree di lavoro e nei moduli abitativi della sezione russa della stazione.
Manutenzione del laboratorio e attività di carico
L’ingegnere di volo della NASA Nick Hague si è concentrato sulla gestione dei rifornimenti all’interno del cargo Cygnus, un veicolo di Northrop Grumman che è attraccato alla stazione il 6 agosto 2024. Hague ha trasferito materiale all’interno e all’esterno del modulo, assicurando il corretto funzionamento della logistica spaziale. In seguito, ha aggiornato un computer portatile del rack EXPRESS, fondamentale per il supporto alle ricerche scientifiche.
Un altro astronauta della NASA, Butch Wilmore, ha riposto gli strumenti utilizzati nella recente passeggiata spaziale, collocandoli all’interno della camera di equilibrio Quest. In seguito, si è dedicato a interventi sulla rete idraulica del modulo Tranquility, contribuendo alla manutenzione delle infrastrutture di supporto vitale.
Fotografia spaziale: il progetto EarthKAM
L’ingegnere di volo russo Aleksandr Gorbunov ha installato la fotocamera EarthKAM nel modulo Harmony, orientandola verso una finestra con vista sulla Terra. Questo strumento, controllabile a distanza da studenti sulla superficie terrestre, permette di catturare immagini dettagliate del pianeta, offrendo un’opportunità educativa unica per giovani appassionati di scienze spaziali.
Nel frattempo, Ivan Vagner ha affiancato Ovchinin nelle operazioni di manutenzione all’interno del modulo Zvezda, lavorando sulle infrastrutture di supporto del segmento russo della stazione.
Queste attività dimostrano quanto sia intensa la routine a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, con un equilibrio tra esperimenti scientifici all’avanguardia e operazioni di manutenzione necessarie per garantire la sicurezza dell’equipaggio e la continuità delle missioni.