Il Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) ha ufficialmente pubblicato le graduatorie del Fondo Italiano per la Scienza (Fis 2), destinando 338 milioni di euro a progetti di ricerca in tutta Italia. Un investimento significativo che coinvolge 136 istituzioni e istituti di ricerca, con 2.289 proposte presentate, coprendo una vasta gamma di ambiti scientifici, dall’ingegneria alle scienze della vita.
Tra gli enti finanziati figurano il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), l’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova, il centro di ricerca Human Technopole e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste.
Un investimento strategico per il futuro della ricerca
L’assegnazione di questi fondi si inserisce in una strategia più ampia di sostegno alla ricerca scientifica, sia per giovani talenti emergenti che per esperti consolidati nel settore. Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca, ha sottolineato l’importanza di questo stanziamento:
“Non c’è futuro se non c’è ricerca. È per questo che vogliamo e dobbiamo investire sulle nostre eccellenze, garantendo contributi stabili che diano prospettive e certezza al lavoro dei nostri ricercatori”.
Per il biennio 2024-2025, il Ministero ha già previsto una terza edizione del bando Fis, con un finanziamento ancora più ambizioso: 475 milioni di euro. I progetti potranno essere presentati fino al 18 marzo 2024, dando così ulteriore impulso alla ricerca italiana.
L’assegnazione dei 338 milioni di euro conferma la volontà del Mur di consolidare il ruolo dell’Italia nel panorama internazionale della ricerca scientifica, incentivando l’innovazione e il progresso tecnologico nel paese.