Il Presidente russo Vladimir Putin ha destituito Yuri Borisov dalla guida di Roscosmos, l’agenzia spaziale federale russa, nominando al suo posto Dmitry Bakanov. Questa mossa segna un importante cambio ai vertici di un settore che negli ultimi anni ha affrontato crisi, fallimenti e un progressivo isolamento a livello internazionale.
Cambio al vertice di Roscosmos: perché Putin ha licenziato Yuri Borisov
Dopo appena due anni e mezzo di mandato, Yuri Borisov è stato rimosso dalla direzione di Roscosmos. Il suo periodo di gestione è stato caratterizzato da numerose difficoltà, tra cui il fallimento della missione Luna-25 nell’agosto 2023. Questa era la prima missione lunare della Russia dall’epoca sovietica, ma si è conclusa con uno schianto della sonda sulla superficie lunare, rappresentando un duro colpo per il programma spaziale russo.
A pesare sulla decisione di Putin ci sarebbero anche altri fattori, come gli scandali di corruzione che hanno coinvolto l’agenzia, la perdita di satelliti e la generale mancanza di innovazione nel settore. Inoltre, l’invasione dell’Ucraina nel 2022 ha portato alla rottura di molte collaborazioni con partner internazionali, limitando le opportunità di crescita e sviluppo di Roscosmos.
Dmitry Bakanov: chi è il nuovo capo dell’agenzia spaziale russa
A prendere il posto di Borisov sarà Dmitry Bakanov, 39 anni, un manager con esperienza nel settore dei trasporti e delle comunicazioni satellitari. Prima della sua nomina, ha ricoperto il ruolo di vice ministro dei trasporti della Federazione Russa e, dal 2011 al 2019, ha guidato il sistema di comunicazioni satellitari Gonets, un progetto statale russo.
La sua nomina è stata presentata dal Cremlino come parte di una “rotazione pianificata”, e il portavoce presidenziale Dmitry Peskov ha dichiarato che questi cambiamenti rientrano in una strategia per garantire uno sviluppo più dinamico dell’agenzia spaziale.
Le sfide di Roscosmos e il futuro sotto la guida di Bakanov
Nonostante il cambio di leadership, Roscosmos dovrà affrontare sfide complesse nei prossimi anni. L’agenzia ha perso importanti collaborazioni internazionali a causa delle tensioni geopolitiche, trovandosi sempre più isolata rispetto alle principali potenze spaziali come Stati Uniti, Europa e Cina.
Inoltre, il settore spaziale russo soffre di una mancanza di investimenti e innovazione, che ha portato a ritardi nei programmi di esplorazione e a fallimenti tecnici. Tra le priorità di Bakanov, ci sarà il rilancio dei progetti spaziali russi, con particolare attenzione al programma lunare e allo sviluppo di nuovi sistemi di lancio.
La comunità internazionale seguirà con attenzione le mosse della Russia nello spazio sotto questa nuova leadership, in un contesto sempre più competitivo e dominato da attori come NASA, SpaceX e la Cina.