Quando si pensa alle missioni di salvataggio degli animali, di solito vengono in mente gatti bloccati sugli alberi o specie esotiche recuperate da situazioni di pericolo. Tuttavia, anche le creature più minuscole possono aver bisogno di aiuto. Un recente e straordinario progetto di conservazione degli anfibi ha portato un gruppo di minuscole rane di Darwin meridionali (Rhinoderma darwinii) a intraprendere un viaggio incredibile di oltre 11.000 chilometri, trasportate dai loro stessi padri.
Una missione urgente per salvare le rane di Darwin
Nell’ottobre 2024, un team di conservazionisti è partito alla ricerca delle rane di Darwin meridionali su un’isola remota al largo del Cile. Questi piccoli anfibi vivono nelle foreste del Parque Tantauco, un ambiente unico ma gravemente minacciato da un letale fungo patogeno noto come chytrid (Batrachochytrium dendrobatidis). Questa malattia, chiamata chytridiomicosi, ha decimato il 90% della popolazione monitorata in un solo anno, portando la specie sull’orlo dell’estinzione.
Ben Tapley, curatore degli anfibi presso lo Zoo di Londra, ha dichiarato:
“Sapevamo di star affrontando qualcosa di unico: il tempo stringeva e dovevamo agire in fretta per salvare queste rane. Documentare questa missione su pellicola ha reso ancora più evidente l’importanza del nostro lavoro.”
Un salvataggio delicato: le rane viaggiano nei padri
Dopo giorni di ricerche nei boschi umidi del Cile, il team è riuscito a salvare 55 rane. Sorprendentemente, 53 di esse sono risultate negative al fungo, offrendo un’opportunità di sopravvivenza alla specie. Ma la scoperta più straordinaria è stata un piccolo gruppo di 11 maschi, che stavano covando i loro girini all’interno dei sacchi vocali.
Le rane di Darwin hanno infatti un metodo di riproduzione unico: dopo che le uova si schiudono, il maschio ingoia i girini e li trasporta nei suoi sacchi vocali, proteggendoli fino alla loro trasformazione in piccole rane completamente formate. Questo sistema ha permesso ai piccoli di sopravvivere durante il viaggio di cinque giorni attraverso barche, aerei e automobili, fino alla loro destinazione finale: lo Zoo di Londra.
I maschi, lunghi appena 3 centimetri e dal peso inferiore ai 2 grammi, sono stati i veri eroi di questa operazione, garantendo la sopravvivenza della loro prole durante l’intero tragitto.
Nuova vita allo Zoo di Londra
Una volta arrivati in Inghilterra, i padri hanno rilasciato i loro piccoli, e i risultati sono stati incoraggianti: ben 33 ranocchiette sono nate in cattività. Questo rappresenta un passo fondamentale nella lotta per la sopravvivenza della specie. Gli esperti sperano che, con il tempo, si possa far crescere una popolazione stabile, per poi reintrodurre le rane in natura quando sarà possibile debellare il fungo chytrid dalle loro foreste d’origine.
Il viaggio documentato: una storia di speranza
La missione di salvataggio è stata interamente documentata da un regista specializzato in fauna selvatica, che ha seguito il team durante le complesse operazioni di ricerca e recupero nelle foreste del Parque Tantauco.
Bastián Santana, dell’ONG Ranita de Darwin, ha spiegato:
“Documentare questa spedizione e la scoperta di queste rane incredibili è stato un privilegio. Il film non solo mostra l’urgenza della conservazione, ma diventa anche un potente strumento per sensibilizzare sulle minacce che gli anfibi affrontano in natura. È una storia di azione e resilienza che speriamo ispiri altri a sostenere la salvaguardia degli anfibi.”
Grazie a questo progetto pionieristico, le rane di Darwin meridionali hanno ora una seconda possibilità, mentre gli esperti continuano a combattere per la salvezza della loro specie e dell’intero ecosistema in cui vivono.