Identificata una mutazione del virus con una maggiore capacità di trasmissione
Gli esperti sanitari hanno individuato una nuova variante del vaiolo delle scimmie (mpox), suscitando allarme per la sua crescente capacità di trasmissione. Secondo una ricerca pubblicata su Nature Medicine, un team internazionale di scienziati provenienti da sei nazioni ha evidenziato che questa nuova mutazione presenta caratteristiche inedite che potrebbero aumentare il rischio per le popolazioni umane, in particolare nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e oltre i suoi confini.
Diffusione accelerata e aumento delle infezioni
Uno degli aspetti più preoccupanti di questa variante mutata di mpox è la sua maggiore infettività. Gli studi genetici, condotti dagli specialisti coinvolti, hanno confermato che le mutazioni rendono la trasmissione tra esseri umani più efficiente.
Questa caratteristica sta determinando una diffusione rapida del virus, non solo all’interno della Repubblica Democratica del Congo e dei paesi confinanti dell’Africa centrale, ma anche a livello internazionale, con casi già individuati in Svezia e Thailandia.
Il professor Frank Aarestrup, del DTU National Food Institute, ha sottolineato come questa variante ricordi il comportamento del SARS-CoV-2, affermando che il virus sta mutando mentre si propaga e che una sottovariante in particolare ha acquisito una maggiore capacità di diffusione tra gli esseri umani.
Cos’è il vaiolo delle scimmie?
L’mpox è una malattia virale che si trasmette prevalentemente tramite contatto diretto. I sintomi tipici includono febbre, ingrossamento dei linfonodi ed eruzioni cutanee dolorose. Nei casi più gravi, può risultare fatale.
Per anni, il vaiolo delle scimmie è stato considerato una malattia zoonotica, ovvero trasmessa dagli animali all’uomo. Tuttavia, nel 2022 si è registrata un’evoluzione con la comparsa di trasmissione interumana, soprattutto tra uomini con partner dello stesso sesso.
Ora, con questa nuova variante, si sta assistendo a un’ulteriore trasformazione, con una trasmissione più ampia e una diffusione che coinvolge fasce di popolazione diverse da quelle precedentemente colpite.
L’importanza del progetto GREAT-LIFE nella lotta all’epidemia
La recente scoperta della variante è stata possibile grazie al lavoro di GREAT-LIFE, un progetto che si occupa di monitorare le malattie emergenti nell’Africa orientale.
L’iniziativa si concentra sull’implementazione di test diagnostici portatili basati sulla PCR per individuare rapidamente nuovi focolai virali. Il progetto ha giocato un ruolo cruciale nella scoperta della nuova variante, sviluppando un test PCR specifico in grado di rilevarla, visto che i precedenti test diagnostici non erano efficaci nel riconoscere questa mutazione.
Nuove dinamiche di trasmissione e gruppi più colpiti
Oltre alla maggiore contagiosità, la nuova variante di mpox sembra colpire una popolazione più diversificata rispetto al passato. Su 670 campioni analizzati, il 52,4% proveniva da donne e il 47,6% da uomini, indicando che il virus si sta diffondendo prevalentemente attraverso rapporti eterosessuali.
Un altro dato preoccupante riguarda l’aumento dei casi tra operatori sanitari e bambini, segnalando una trasmissione sempre più diffusa nei contesti comunitari. Ancora più allarmanti sono le conseguenze sulle donne in gravidanza: su 14 donne incinte infettate, più della metà ha subito un aborto spontaneo, un tasso insolitamente elevato.
Queste evidenze sottolineano l’urgenza di strategie di contenimento più efficaci, che includano una collaborazione internazionale, un rafforzamento della sorveglianza sanitaria e campagne di educazione mirate, specialmente per i lavoratori del sesso e le comunità più esposte.