Ha preso il via la 21ª missione invernale italiana in Antartide, un’operazione di ricerca scientifica condotta presso la base italo-francese Concordia, situata a oltre 3.000 metri di altitudine e a 1.200 chilometri dalle coste del continente antartico. A capo della spedizione c’è Simona Grimaldi, glaciologa dell’Università di Catania, che guiderà un team internazionale composto da sei ricercatori italiani, sei francesi e un inglese.
Le condizioni in cui opererà la squadra sono estreme, con temperature che possono scendere fino a -80°C e un isolamento totale della durata di nove mesi, durante i quali tre mesi saranno di completa oscurità a causa della notte polare.
Il ruolo della missione nel Programma Nazionale di Ricerche in Antartide
Questa spedizione fa parte del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e attuato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per il coordinamento scientifico. La pianificazione logistica delle attività nelle basi antartiche è affidata all’Enea, mentre la gestione tecnica e scientifica della nave da ricerca Laura Bassi è sotto la responsabilità dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.
Il passaggio di consegne tra la missione estiva e quella invernale è avvenuto con il subentro di Simona Grimaldi al posto di Riccardo Scipinotti, station leader della campagna precedente per conto dell’Enea.
Le ricerche scientifiche e la vita nella base Concordia
Durante la permanenza nella base Concordia, il team composto da 13 esperti, tra cui un medico inglese dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), garantirà la manutenzione della stazione e porterà avanti 14 diversi progetti di ricerca. Le attività spaziano tra discipline come climatologia, fisica dell’atmosfera, geomagnetismo e meteorologia spaziale.
L’ambiente ostile della base rappresenta anche un laboratorio unico per studiare le condizioni di vita in situazioni estreme, fornendo informazioni cruciali per le future missioni spaziali, grazie alle similitudini tra l’isolamento antartico e le condizioni che gli astronauti potrebbero affrontare durante i viaggi interplanetari.
Beyond Epica e la ricerca sul clima della Terra
Durante la campagna estiva appena conclusa, la base Concordia è stata teatro del progetto Beyond Epica, una perforazione profonda 2.800 metri nella calotta glaciale antartica fino al punto in cui il ghiaccio incontra la roccia sottostante. Questo scavo ha permesso di recuperare campioni di ghiaccio risalenti a oltre 1 milione di anni, offrendo un archivio climatico senza precedenti per comprendere meglio l’evoluzione del clima terrestre.
Progetti scientifici sulla rompighiaccio Laura Bassi
Nel frattempo, la stagione estiva si avvia alla conclusione anche nella stazione italiana Mario Zucchelli, situata sulla costa della Baia Terra Nova, dove 140 persone hanno preso parte alle attività. Le ricerche proseguiranno fino a marzo a bordo della nave rompighiaccio Laura Bassi, attualmente impegnata nel Mare di Ross, dove si stanno conducendo sei progetti scientifici di grande rilevanza.