Nel cuore dello Stretto di Bering, due piccole isole testimoniano la sorprendente vicinanza tra Stati Uniti e Russia. A separare questi due giganti geopolitici non è un oceano sconfinato, ma appena 3,8 chilometri d’acqua. Questo stretto passaggio è segnato dalle Isole Diomede, due lembi di terra che, nonostante la loro prossimità geografica, appartengono a mondi completamente diversi.
Le Isole Diomede: un confine naturale tra due potenze
A ovest, sotto la sovranità russa, si trova Big Diomede, un’isola di poco più di 10 chilometri quadrati. Un tempo abitata dagli Iñupiat, oggi è completamente disabitata, dopo che nel 1948 le autorità sovietiche trasferirono forzatamente la popolazione indigena sulla terraferma. Oggi, ciò che rimane è una stazione meteorologica, unico segno di presenza umana.
Dall’altra parte, sul versante statunitense, sorge Little Diomede, con un’estensione di circa 7 chilometri quadrati. A differenza della sua vicina russa, questa isola ha ancora una piccola comunità: nel 2021, gli abitanti erano 82, tutti concentrati nel minuscolo villaggio di Diomede, affacciato direttamente sulle acque che separano gli Stati Uniti dalla Russia.
Un viaggio nel tempo di 21 ore
Tra le due isole passa la Linea Internazionale del Cambio di Data, un confine invisibile che crea una singolare particolarità temporale: Big Diomede è avanti di 21 ore rispetto a Little Diomede. Questo salto nel tempo ha portato a soprannominare le isole in modo suggestivo: Big Diomede è “l’Isola del Domani”, mentre Little Diomede è “l’Isola di Ieri”.
Un ponte naturale tra due continenti
Durante l’inverno, le acque che separano le due isole si ghiacciano, creando un ponte di ghiaccio tra Stati Uniti e Russia. In teoria, sarebbe possibile percorrerlo a piedi, ma nella pratica attraversarlo è illegale. Tuttavia, migliaia di anni fa, non c’era bisogno che il mare si congelasse per collegare i due territori.
Circa 25.000 anni fa, durante l’ultima era glaciale, i livelli del mare erano molto più bassi di oggi, fino a 91 metri in meno. In quel periodo, le Isole Diomede non erano isole, bensì parte di un vasto ponte di terra che collegava l’Asia all’America. Si ritiene che numerose specie animali e anche i primi esseri umani abbiano attraversato questo passaggio naturale, in un’epoca in cui le condizioni erano decisamente estreme.
Oggi, il Beringia, l’antico ponte di terra, è scomparso sotto le acque, ma le Isole Diomede restano una testimonianza di quel collegamento ancestrale tra due mondi separati solo da un sottile lembo d’acqua.