Washington, DC – Il programma spaziale statunitense continua a guardare con determinazione sia verso la Luna sia verso Marte, malgrado le recenti pressioni politiche e imprenditoriali. Lo ha confermato con fermezza l’amministratore ad interim della NASA, Janet Petro, intervenuta mercoledì 12 Febbraio 2025 alla 27ª Conferenza annuale sullo Spazio Commerciale svoltasi nella capitale federale degli Stati Uniti.
La visione della Nasa: Luna trampolino per Marte
Nel cuore dei piani futuri dell’agenzia spaziale americana resta il programma Artemis, lanciato nel 2017 sotto l’amministrazione dell’allora presidente Donald Trump, con l’obiettivo di riportare astronauti sulla superficie lunare. Tale progetto non rappresenta solo il ritorno sulla Luna, ma viene considerato un tassello essenziale per preparare l’umanità al passo successivo: una missione con equipaggio umano verso il Pianeta Rosso.
La strategia multilivello, secondo la NASA, consentirà di sviluppare tecnologie chiave e testare la permanenza umana nello spazio profondo. Tuttavia, il clima politico negli Stati Uniti sembra oggi orientato verso scelte più drastiche.
La nuova presidenza Trump e l’influenza di Elon Musk
Dopo il recente insediamento del 20 Gennaio 2025, il presidente Donald Trump, rieletto per un secondo mandato, ha delineato una visione spaziale più ambiziosa e diretta. Nel suo discorso inaugurale ha sottolineato la necessità di proiettare l’America oltre i confini terrestri, puntando dichiaratamente a piantare la bandiera statunitense su Marte.
Parallelamente, l’imprenditore Elon Musk, fondatore e CEO di SpaceX, oggi figura chiave nell’amministrazione come guida del Dipartimento di Efficienza Governativa (DOGE), ha pubblicamente espresso scetticismo riguardo alle missioni lunari. In un post sulla piattaforma X datato Dicembre 2024, Musk ha definito la Luna una “distrazione”, promuovendo l’idea di andare “direttamente su Marte”.
Janet Petro: “Molti stivali sulla Luna, ma anche su Marte”
Nel colloquio pubblico con Dave Cavossa, presidente della Federazione Spaziale Commerciale, Janet Petro ha ribadito la centralità della Luna nei piani della NASA, pur accogliendo con entusiasmo l’ambizione marziana. Ha descritto come “super eccitante” l’idea di mettere “stivali su Marte”, ma ha anche sottolineato quanto sarebbe incredibile vedere “molti, molti, molti stivali sulla Luna”.
Petro, la prima donna a ricoprire il vertice dell’agenzia, ha evitato di affrontare temi politici sensibili, come le conseguenze delle revisioni amministrative imposte dal DOGE o le ripercussioni della politica anti-DEI (diversità, equità e inclusione) perseguita dal nuovo corso trumpiano.
Jared Isaacman: il futuro della leadership Nasa ancora incerto
La permanenza di Janet Petro al vertice della NASA potrebbe essere limitata. Il presidente Trump ha già indicato come futuro amministratore permanente l’imprenditore miliardario ed ex astronauta privato Jared Isaacman, noto per la missione Inspiration4 e le collaborazioni con SpaceX. Tuttavia, la sua nomina è ancora in attesa di approvazione da parte del Senato degli Stati Uniti.
Collaborazioni con i privati: la visione di Petro per il prossimo ventennio
Interrogata sulle prospettive delle collaborazioni pubblico-private da qui ai prossimi due decenni, Janet Petro ha delineato un futuro in cui una robusta rete di stazioni spaziali private orbitanti in bassa orbita terrestre sarà affiancata da operazioni umane sia su Marte che sulla Luna.
La sinergia con aziende come SpaceX, Blue Origin e altre realtà del settore spaziale commerciale rimane un pilastro delle strategie della NASA, nonostante le tensioni tra l’approccio prudente dell’agenzia e le visioni più rapide e aggressive dei privati.
La Luna resta il punto di partenza per le stelle
Per ora, nulla sembra scalfire il ruolo della Luna come piattaforma di lancio verso il sistema solare. La NASA, pur accogliendo il sogno marziano di Trump e Musk, mantiene saldo il piano iniziale: colonizzare la superficie lunare, consolidare la presenza umana e trasformare il nostro satellite naturale in un trampolino verso la conquista di Marte e oltre.