Osservando attentamente il cielo, si può scorgere un dinosauro moderno librarsi tra le correnti d’aria. Gli uccelli, infatti, sono gli unici dinosauri sopravvissuti, e le loro piume giocano un ruolo cruciale nel volo. Ma il primo scopo evolutivo di questa caratteristica era davvero il volo? E quando sono apparse per la prima volta nell’albero genealogico della vita?
Un’analisi condotta dal Professor Paul Barrett e dal Professor Xu Xing del Natural History Museum di Londra ha esaminato la comparsa delle piume attraverso lo studio di fossili, valutandone la varietà, la funzione e il rapporto con le squame dei rettili. L’obiettivo era comprendere meglio le origini di questa struttura biologica, fondamentale nell’evoluzione degli uccelli.
Il fossile chiave: Sinosauropteryx e la sua importanza nel dibattito
Un reperto fondamentale nella ricerca sulle piume nei dinosauri è Sinosauropteryx, un dinosauro non aviano vissuto nel Cretaceo inferiore, scoperto negli anni ‘90 in Cina. I suoi resti presentano piume straordinariamente ben conservate, dimostrando che questa caratteristica non era esclusiva dei parenti più stretti degli uccelli. Tuttavia, rimane aperta una questione cruciale: le piume esistevano già prima dei dinosauri o sono apparse in modo indipendente in diversi gruppi?
Negli ultimi decenni, numerosi fossili di dinosauri piumati sono stati identificati, quasi tutti appartenenti a carnivori strettamente imparentati con gli uccelli. Tuttavia, come sottolinea Barrett, il dibattito è ancora aperto. Sebbene vi sia consenso sul fatto che questi dinosauri avessero piume, non esiste un accordo universale sulla loro origine e diffusione.
Definire cosa sia una piuma per risolvere il mistero
Uno degli aspetti più complessi dello studio dell’evoluzione delle piume è stabilire una definizione precisa di questa struttura. Per determinare se le piume precedano i dinosauri, è fondamentale chiarire cosa le distingue da altre strutture filamentose presenti in alcuni rettili preistorici.
Dalla revisione condotta dai ricercatori, emerge che le prime piume erano probabilmente semplici filamenti simili a peluria, che nel corso del tempo hanno sviluppato strutture più complesse e ramificate. Solo in un secondo momento queste hanno assunto una funzione aerodinamica, contribuendo all’evoluzione del volo negli uccelli.
I pterosauri avevano piume? Una possibile origine comune
Uno degli interrogativi più intriganti riguarda gli pterosauri, rettili volanti vissuti nello stesso periodo dei dinosauri. Alcuni studi suggeriscono che possedessero strutture filamentose simili a piume, ma la loro esatta natura rimane incerta. Se queste strutture fossero davvero piume, ciò implicherebbe che un antenato comune di dinosauri e pterosauri possedeva già questa caratteristica. In tal caso, alcuni gruppi successivi avrebbero perso le piume nel corso dell’evoluzione.
Un’altra possibilità è che semplici filamenti corporei si siano evoluti indipendentemente in più gruppi, rappresentando un caso di evoluzione convergente.
La chiave è nei fossili del Triassico e del Giurassico
Per ottenere risposte definitive sulla comparsa delle piume, la ricerca deve concentrarsi su nuovi fossili, in particolare provenienti dai periodi Triassico e Giurassico. Secondo Barrett, individuare dinosauri piumati risalenti a questi periodi potrebbe dimostrare che tutti i dinosauri condividevano un antenato comune dotato di piume.
Se, invece, nei fossili più antichi non dovessero emergere tracce di piume, sarebbe più probabile che questa caratteristica si sia sviluppata solo in alcuni gruppi specifici, piuttosto che essere un tratto ancestrale dell’intero clade dei dinosauri.
Il dibattito rimane aperto, ma una cosa è certa: la caccia ai fossili continua, e con essa la ricerca sulle origini di una delle caratteristiche più affascinanti del regno animale. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Biology Letters.