Gli astronomi hanno tracciato con precisione senza precedenti la struttura atmosferica del pianeta WASP-121b, conosciuto anche come Tylos, rivelando un fenomeno mai osservato prima: una configurazione meteorologica completamente invertita rispetto a quanto previsto dai modelli attuali, con venti estremamente rapidi che attraversano la stratosfera.
Un’atmosfera fuori dal comune
Scoperto nel 2015, Tylos si trova a una distanza di 900 anni luce dalla Terra ed è un gigante gassoso con dimensioni doppie rispetto a Giove. Il pianeta orbita molto vicino alla sua stella madre, completando un’orbita in sole 30 ore terrestri. Questa estrema vicinanza genera temperature infernali che raggiungono i 2500°C, abbastanza alte da vaporizzare il ferro.
Recentemente, un team guidato da Julia Seidel dell’Osservatorio Europeo Australe in Cile ha analizzato l’atmosfera di Tylos grazie ai dati del Very Large Telescope, individuando almeno tre strati distinti che si muovono in direzioni differenti attorno al pianeta. Questa struttura atmosferica non ha eguali tra i pianeti conosciuti.
I tre strati atmosferici di Tylos
I pianeti del Sistema Solare presentano una struttura atmosferica prevedibile, con venti negli strati inferiori guidati dalle differenze di temperatura interne e venti superiori influenzati dal calore solare. Tuttavia, su Tylos, le cose funzionano diversamente.
Nel primo strato, i venti sono alimentati dall’intenso calore della stella, ma invece di seguire la logica terrestre e muoversi attorno al pianeta, si allontanano dalla parte esposta alla radiazione. Il secondo strato, considerato il flusso principale, trasporta gas lungo l’equatore nella direzione della rotazione del pianeta. Infine, nel terzo strato superiore, si osserva un’anomalia straordinaria: il gas di idrogeno si disperde nello spazio, un comportamento che mette in crisi le teorie attuali.
Il vento più veloce mai osservato
Uno degli aspetti più sorprendenti dell’atmosfera di Tylos è la presenza di venti supersonici, che raggiungono la velocità record di 70.000 chilometri all’ora. Questo valore è quasi il doppio rispetto al precedente primato.
L’origine di questa velocità estrema rimane un mistero. Gli scienziati ipotizzano che potrebbe dipendere dall’intensità del campo magnetico del pianeta o dalla radiazione ultravioletta proveniente dalla sua stella, che altererebbe i flussi atmosferici. Tuttavia, per ora si tratta solo di supposizioni.
“Quello che osserviamo è l’esatto contrario di ciò che i modelli teorici prevedevano”, ha dichiarato Seidel, sottolineando come Tylos rappresenti una sfida senza precedenti per l’astrofisica planetaria.