La convinzione diffusa secondo cui siano necessari 21 giorni per acquisire un’abitudine è ampiamente imprecisa. In realtà, una recente ricerca condotta dall’Università del South Australia dimostra che il processo può richiedere da due mesi fino a un anno. Questo non deve scoraggiare chi desidera migliorare il proprio stile di vita: comprendere il funzionamento della formazione delle abitudini è la chiave per mantenerle nel tempo e godere di benefici duraturi.
“Adottare comportamenti salutari è fondamentale per il benessere a lungo termine, ma costruire nuove abitudini e abbandonare quelle nocive rappresenta una vera sfida”, spiega Ben Singh, ricercatore dell’Università del South Australia.
Perché le abitudini sane sono fondamentali
Mantenere una dieta equilibrata, dormire un numero sufficiente di ore e dedicarsi all’attività fisica ogni giorno sono pratiche essenziali per preservare la salute. Tuttavia, nella frenesia della vita quotidiana, è facile trascurare queste abitudini, aumentando così il rischio di sviluppare malattie croniche come diabete, patologie cardiovascolari, problemi respiratori e ictus.
Spesso, all’inizio di un nuovo anno, molte persone si pongono obiettivi ambiziosi, come ridurre il consumo di zuccheri, migliorare la propria alimentazione o fare più esercizio. Tuttavia, il mito dei 21 giorni genera frustrazione: trascorso questo periodo, chi si aspetta di aver consolidato un’abitudine potrebbe sentirsi deluso dal mancato cambiamento.
“Molti iniziano l’anno fissando nuovi obiettivi, ma l’idea che bastino tre settimane per trasformarli in abitudini non ha alcun fondamento scientifico”, sottolinea Singh.
Il processo di formazione delle abitudini
Lo studio, condotto su oltre 2.600 persone di età compresa tra 21 e 73 anni, ha analizzato dati provenienti da 20 ricerche differenti sulla formazione delle abitudini. I risultati mostrano che la riuscita di una nuova routine dipende da vari fattori, tra cui:
- Frequenza della pratica
- Momento della giornata in cui viene eseguita
- Piacere o gratificazione associata al comportamento
Secondo Singh, aggiungere una nuova attività alla routine mattutina aumenta le probabilità di successo. Inoltre, più una pratica risulta piacevole, più è probabile che venga mantenuta nel tempo.
Lo studio ha esaminato diverse abitudini salutari, tra cui:
- Attività fisica, come lo stretching quotidiano
- Aumento dell’idratazione
- Assunzione di vitamine
- Utilizzo del filo interdentale
- Alimentazione equilibrata
I dati hanno evidenziato che servono circa 66 giorni per consolidare abitudini legate all’alimentazione, all’idratazione e all’esercizio fisico, mentre pratiche come lo stretching mattutino possono richiedere fino a 106 giorni e lo stretching serale addirittura 154 giorni.
“Nella nostra ricerca, abbiamo scoperto che la formazione di un’abitudine inizia dopo circa due mesi, ma i tempi variano enormemente: alcune persone impiegano solo quattro giorni, altre quasi un anno”, precisa Singh. “È fondamentale non arrendersi dopo tre settimane, perché i risultati richiedono più tempo.”
Come mantenere le abitudini nel tempo
Conoscere i reali tempi di formazione delle abitudini può rendere più semplice per le persone migliorare il proprio benessere e ridurre il rischio di malattie croniche. Integrare strategicamente nuovi comportamenti nella routine quotidiana è essenziale per garantire il successo a lungo termine.
Secondo Singh, pianificare in anticipo può fare la differenza: preparare i vestiti da palestra la sera prima o avere pasti sani già pronti sono piccoli accorgimenti che aiutano a mantenere la costanza. “Creare strategie efficaci per incorporare nuove abitudini nella nostra giornata e programmare come raggiungerle ci pone nelle condizioni ideali per riuscirci”, conclude il ricercatore.