La NASA si prepara a condurre un’osservazione tridimensionale senza precedenti del Sole nel corso di questo mese, con l’obiettivo di svelare alcuni dei più grandi misteri della nostra stella. Gli scienziati sperano di comprendere perché la sua corona, ovvero l’atmosfera esterna, sia molto più calda rispetto alla superficie, oltre a studiare il vento solare e il modo in cui la corona si trasforma in quest’ultimo. Un elemento particolarmente affascinante della missione sarà la cattura di immagini 3D di un’eclissi solare dallo spazio, un evento che promette di regalare nuove prospettive sulla struttura e il comportamento del Sole.
Il sistema PUNCH e l’osservazione del Sole
Per rendere possibile questa missione rivoluzionaria, la NASA utilizzerà un sistema composto da quattro satelliti, che lavoreranno in sinergia per generare immagini tridimensionali delle zone più vicine alla superficie solare. Questo progetto prende il nome di PUNCH (Polarimeter to Unify the Corona and Heliosphere) e si concentrerà sull’eliosfera, ovvero la vasta regione dello spazio influenzata direttamente dall’attività del Sole.
Secondo Joe Westlake, direttore della Divisione di Eliosferica della NASA, questa missione permetterà di collegare la regione più vicina al Sole con la parte più esterna dell’eliosfera, fornendo un quadro dettagliato e senza precedenti del comportamento solare e della sua influenza sul sistema solare.
Il lancio con SpaceX e il lavoro in sinergia con SPHEREx
Il sistema PUNCH sarà lanciato a bordo di un razzo Falcon 9 di SpaceX, entrando in un’orbita terrestre bassa. Una volta in posizione, collaborerà con SPHEREx, un altro osservatorio spaziale della NASA, descritto come una sorta di versione grandangolare del celebre telescopio spaziale James Webb.
La combinazione dei quattro satelliti PUNCH permetterà di raccogliere dati sia dalle radiazioni più intense che da quelle più deboli del Sole, eliminando eventuali ostacoli causati dalla presenza della Terra. Questa tecnologia avanzata offrirà una visione più completa dell’eliosfera, migliorando le capacità di previsione del meteo spaziale. Inoltre, gli strumenti della missione saranno costantemente rivolti verso il Sole, rendendo molto più semplice il monitoraggio e la cattura delle tempeste solari.
Immagini più nitide grazie alla polarizzazione della luce
Uno degli aspetti più innovativi di PUNCH è l’uso della polarizzazione della luce per misurare la corona e il vento solare in 3D. Questo principio è lo stesso utilizzato dagli occhiali da sole polarizzati, che allineano le particelle luminose per offrire una visione più chiara.
Grazie a un sistema di polarizzazione avanzato, a telecamere ad altissima sensibilità e a una visione ultra grandangolare, PUNCH sarà in grado di fornire immagini dettagliate del Sole, della sua corona e del modo in cui il vento solare si diffonde nello spazio. Questi dati potrebbero rivelarsi fondamentali per comprendere meglio i processi che guidano il clima spaziale e le sue interazioni con la Terra.
L’eclissi solare vista dallo spazio
Uno dei momenti più attesi della missione sarà la cattura di immagini tridimensionali di un’eclissi solare, un evento che offrirà una prospettiva unica sulle dinamiche solari. A differenza delle osservazioni da terra, in cui l’atmosfera terrestre può influenzare la qualità delle immagini, la vista dallo spazio permetterà di ottenere dettagli straordinari della corona solare e dei suoi fenomeni più estremi.
Con questa missione, la NASA si appresta a scrivere un nuovo capitolo nello studio del Sole, sfruttando tecnologie avanzate per rispondere a domande ancora irrisolte sulla nostra stella madre. L’esplorazione dell’eliosfera e la comprensione del vento solare potrebbero avere implicazioni cruciali anche per le future missioni spaziali, contribuendo a proteggere astronauti e satelliti dagli effetti delle tempeste solari.