Una missione cruciale per la difesa planetaria della NASA verrà lanciata nello spazio grazie a un razzo di SpaceX. L’agenzia spaziale statunitense ha annunciato il 21 febbraio di aver selezionato l’azienda di Elon Musk per inviare in orbita il suo nuovo osservatorio spaziale, NEO Surveyor, progettato per individuare asteroidi e comete che potrebbero minacciare la Terra.
Il lancio con Falcon 9 dalla Florida nel 2027
Il telescopio spaziale NEO Surveyor sarà trasportato nello spazio da un razzo Falcon 9, con decollo previsto dalla Space Coast, in Florida, non prima di settembre 2027. La NASA ha firmato con SpaceX un contratto del valore di circa 100 milioni di dollari, che copre i costi del lancio e dei servizi associati.
Una volta in orbita, il satellite raggiungerà il Punto di Lagrange 1 Sole-Terra, una posizione gravitazionalmente stabile a 1,5 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Da lì, utilizzerà il suo telescopio da 50 centimetri per scandagliare il cielo nell’infrarosso, permettendo di rilevare sia asteroidi molto luminosi che quelli più scuri e difficili da individuare con gli strumenti attualmente disponibili.
Un occhio nello spazio per la difesa planetaria
Il principale obiettivo di NEO Surveyor è quello di potenziare le capacità della NASA nella ricerca e caratterizzazione degli oggetti vicini alla Terra (NEO, Near-Earth Objects), ossia asteroidi e comete che si avvicinano fino a 50 milioni di chilometri dall’orbita terrestre.
Il telescopio condurrà una missione di cinque anni, con lo scopo di scoprire almeno due terzi dei NEO ancora sconosciuti che abbiano un diametro di almeno 140 metri. Questi corpi celesti sono di particolare interesse perché, in caso di impatto, potrebbero causare danni devastanti su scala regionale.
Un nuovo tassello nella collaborazione tra NASA e SpaceX
NEO Surveyor sarà la terza missione di difesa planetaria affidata a SpaceX. In precedenza, nel novembre 2021, un Falcon 9 ha lanciato la sonda DART (Double Asteroid Redirection Test), che ha colpito con successo il piccolo asteroide Dimorphos, parte del sistema binario Didymos, dimostrando per la prima volta che è possibile deviare la traiettoria di un asteroide.
Un’altra missione collegata è Hera, sviluppata dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea), che è partita nell’ottobre 2024 sempre a bordo di un Falcon 9. Il suo compito sarà quello di analizzare gli effetti dell’impatto di DART su Dimorphos, raccogliendo dati fondamentali per la difesa planetaria.
L’attesa per il lancio di NEO Surveyor cresce, con la speranza che questa nuova missione possa fornire informazioni preziose per proteggere il nostro pianeta dalle minacce provenienti dallo spazio.