Il lander lunare Blue Ghost, progettato da Firefly Aerospace, ha registrato un evento spettacolare mentre orbitava intorno alla Terra. Il piccolo veicolo spaziale ha immortalato una delle più piccole eclissi lunari mai osservate, offrendo immagini suggestive che mostrano la Luna oscurata dal nostro pianeta.
Una missione lunare con il supporto di SpaceX
Il 15 gennaio, la missione denominata “Ghost Riders in the Sky” ha preso il via grazie a un lancio effettuato da SpaceX con un razzo Falcon 9 dal Kennedy Space Center della NASA, in Florida. Dopo il decollo, il lander Blue Ghost è rimasto in orbita terrestre, eseguendo test sui suoi sistemi prima di compiere la manovra di iniezione translunare, necessaria per dirigersi verso la sua destinazione finale: la Luna.
Durante questa fase preparatoria, il lander ha inviato immagini mozzafiato della Terra e della sua futura meta. Tra queste, un video condiviso da Firefly Aerospace sul social X (ex Twitter) mostra il momento in cui la Luna, visibile come un minuscolo punto nel cielo, scompare dietro il nostro pianeta in un’affascinante eclissi. “Spio con il mio piccolo lander, una Luna in lontananza”, ha scritto la compagnia nel post, accompagnando il filmato.
Il primo tentativo di Firefly Aerospace di raggiungere la Luna
La missione Ghost Riders in the Sky rappresenta il primo tentativo di Firefly Aerospace di far atterrare un veicolo sulla Luna. A bordo di Blue Ghost, dieci carichi di ricerca della NASA analizzeranno l’ambiente lunare, nell’ambito del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS). Questo progetto rientra in un’iniziativa più ampia dell’agenzia spaziale statunitense per sostenere future missioni del programma Artemis, che mira a riportare astronauti sulla Luna nei prossimi anni.
Oltre a Blue Ghost, il lancio del Falcon 9 ha trasportato un altro lander lunare: Resilience, sviluppato dalla compagnia giapponese ispace. Entrambi i lander hanno come obiettivo la superficie lunare, ma i loro itinerari e le tempistiche di missione sono molto diversi.
Percorsi differenti per i due lander lunari
Il lander Resilience segue una traiettoria più lunga e complessa, che lo porterà ad atterrare nel Mare Frigoris (“Mare del Freddo”), situato nell’emisfero settentrionale della Luna, tra circa quattro mesi. A bordo trasporta anche un mini-rover, Tenacious, incaricato di raccogliere un campione di regolite lunare per un contratto con la NASA.
Diversamente, Blue Ghost tenterà un atterraggio molto prima. La sua destinazione è il Mare Crisium (“Mare delle Crisi”), nella parte nord-orientale della faccia visibile della Luna. Se tutto procederà secondo i piani, il lander raggiungerà la superficie lunare entro un mese.
Una volta arrivato, Blue Ghost avrà a disposizione un’intera giornata lunare, equivalente a due settimane terrestri, per completare gli esperimenti scientifici trasportati a bordo. Molti di questi studi saranno dedicati all’analisi della regolite lunare, la polvere che ricopre la superficie della Luna e che rappresenta un elemento chiave per le future missioni umane e robotiche.
L’ultima fase della missione e il tramonto su Blue Ghost
Alla fine del suo ciclo operativo, il sole tramonterà sul lander Blue Ghost, alimentato esclusivamente a energia solare. Senza più luce solare, il veicolo si spegnerà, ma prima registrerà un fenomeno molto particolare: le ultime missioni Apollo avevano osservato come le forze magnetiche sollevassero la regolite lunare mentre il sole scompariva dietro l’orizzonte. Blue Ghost avrà l’opportunità di documentare nuovamente questo effetto, contribuendo a una migliore comprensione del comportamento della polvere lunare in condizioni estreme.
L’esplorazione lunare sta vivendo una nuova fase entusiasmante, con aziende private come Firefly Aerospace e ispace che collaborano con la NASA per espandere le nostre conoscenze sul nostro satellite naturale. Con il viaggio di Blue Ghost ancora in corso, non resta che attendere i prossimi aggiornamenti e le immagini straordinarie che continuerà a inviare verso la Terra.