Nel 2024, un’importante scoperta scientifica ha fatto luce su uno dei misteri più affascinanti della comunicazione dei cetacei. Gli studiosi hanno identificato un meccanismo unico che permette ad alcune specie di balene di produrre i loro celebri canti, grazie a una laringe speciale. Questa struttura consente loro di generare suoni attraverso il movimento dell’aria, in un modo che non trova riscontro in nessun altro animale conosciuto.
La domanda fondamentale che i ricercatori si sono posti è: come fanno le balene a cantare trattenendo il respiro? Il team dietro questo studio ha avuto accesso a laringi reali di tre specie: megattere, balenottere minori e balenottere boreali. Utilizzando strumenti tecnologici all’avanguardia – e persino palloncini da festa – sono riusciti a ricostruire il funzionamento di questo incredibile sistema vocale.
Un meccanismo unico nel regno animale
A differenza degli esseri umani, in cui le corde vocali sfregano tra loro per produrre suoni, nelle balene canore il suono si genera dallo sfregamento delle corde vocali contro un cuscinetto di grasso situato nella parte posteriore della laringe. Questo potrebbe spiegare la straordinaria complessità dei suoni che emettono, poiché le vibrazioni delle corde vocali si combinano con quelle del cuscinetto adiposo. Tuttavia, senza poter osservare questo processo in tempo reale, i ricercatori non possono ancora confermare tutti i dettagli del fenomeno.
Ciò che è certo è che le balene studiate utilizzano lo stesso meccanismo per produrre canti molto diversi tra loro. Un aspetto affascinante della laringe di questi cetacei è che blocca le vie respiratorie durante il canto, permettendo loro di eseguire lunghe melodie mentre trattengono il respiro. Per gli esseri umani, un’impresa del genere sarebbe quasi impossibile, ma per questi mammiferi marini, il cui antenato terrestre si è adattato alla vita acquatica circa 50 milioni di anni fa, è una capacità essenziale.
Non tutte le balene cantano
Sebbene tutte le balene siano in grado di emettere vocalizzazioni, non tutte possiedono il dono del canto. Tra le specie canore più note spiccano le megattere, che hanno guadagnato fama mondiale con il loro “album” del 1970, “Songs of the Humpback Whale”, diventato la registrazione di suoni naturali più venduta della storia.
Oltre alle megattere, altre balene con fanoni, come alcune balenottere minori, balenottere azzurre, balenottere comuni e le balene della Groenlandia, sono note per il loro repertorio vocale. Secondo BBC Science Focus, le balene della Groenlandia sono particolarmente interessanti perché si trovano molto distanti dal punto di vista evolutivo rispetto alle altre specie canore.
Il canto è un’arte maschile
Uno degli aspetti più affascinanti del canto delle balene è che, in realtà, non tutte le balene di una stessa specie cantano: questa abilità è quasi esclusivamente riservata ai maschi. Il motivo? Il canto è parte di un elaborato rituale di corteggiamento, attraverso il quale i maschi dimostrano la loro forza e attrattiva alle potenziali compagne.
Tuttavia, il canto non è l’unico mezzo che i maschi utilizzano per conquistare una compagna. Altre strategie includono competizioni fisiche, in cui diversi esemplari si lanciano a velocità incredibili in quello che è stato definito “il più grande ballo di accoppiamento sulla Terra”. In aggiunta, i maschi possono emergere dall’acqua con spettacolari salti e dimostrare la loro resistenza e vigore.
Questo non significa che le femmine siano mute. Sebbene non partecipino a questi concerti subacquei, comunicano attivamente, specialmente con i loro piccoli. I cuccioli di balena, infatti, utilizzano vocalizzazioni per richiamare l’attenzione della madre, specialmente quando hanno fame e vogliono il latte.
Il mistero continua
Nonostante i grandi progressi scientifici, la comprensione del linguaggio delle balene è ancora agli inizi. Ogni specie ha il proprio “dialetto”, e gli studiosi stanno cercando di decifrare il significato preciso delle loro melodie. Una cosa, però, è certa: nel profondo degli oceani, un coro invisibile continua a riecheggiare, raccontando storie che solo le balene sanno comprendere.