Per decenni, il fenomeno dei tumuli di Mima ha incuriosito scienziati e appassionati di misteri in tutto il mondo. Queste particolari collinette, presenti su ogni continente tranne l’Antartide, hanno dato origine alle teorie più disparate: alcuni ipotizzavano cause geologiche come terremoti, altri attribuivano la loro formazione a un possibile intervento alieno. Tuttavia, la risposta a questo enigma sembra molto più terrena di quanto si possa pensare.
Cosa sono i tumuli di Mima?
I tumuli di Mima sono formazioni naturali composte da terreno sciolto mescolato con materiale organico. Si presentano con una forma circolare o ovale, con un’altezza che può raggiungere i due metri e un diametro che varia da pochi metri fino a decine di metri nei casi più estremi. Questi tumuli si trovano in vasti gruppi, formando campi disseminati di piccole alture.
Uno dei luoghi più noti per osservare questo fenomeno è la Mima Prairie, situata nella contea di Thurston, nello stato di Washington. È proprio da questa regione che prende il nome il fenomeno, ma formazioni simili sono state identificate in Messico, Sudafrica, Australia e in altre parti del mondo. La domanda che per anni ha ossessionato i ricercatori è: cosa ha creato queste collinette?
Le teorie sul mistero dei tumuli di Mima
Nel corso degli anni, molte ipotesi sono state formulate per spiegare l’origine di questi tumuli. Alcuni studiosi hanno suggerito che potrebbero essere il risultato di attività sismica, erosione del suolo o persino un fenomeno di origine extraterrestre. Tuttavia, una delle teorie più accreditate è emersa grazie al lavoro degli scienziati della San José State University (SJSU) in California, che hanno individuato nei gopher—piccoli roditori sotterranei—i possibili artefici di questa struttura naturale.
Uno studio condotto nel 1987 ha rivelato che questi animali, scavando nel terreno, tendono a spostare la terra verso l’alto piuttosto che verso il basso. Per dimostrare il loro impatto sul paesaggio, i ricercatori della SJSU hanno creato un modello computerizzato per simulare il comportamento dei gopher. I risultati dello studio, pubblicati nel 2014, hanno dimostrato che la disposizione e la morfologia dei tumuli prodotti dai roditori virtuali erano sorprendentemente simili a quelle osservate nei veri tumuli di Mima.
I gopher: ingegneri della natura?
Un’ulteriore prova è arrivata negli anni ‘80, quando l’interruzione delle pratiche agricole in alcune zone ha permesso di osservare l’evoluzione naturale dei tumuli. In un periodo di circa 30 anni, i gopher hanno creato minitomuli alti circa 25 centimetri, una crescita che corrisponde a quanto previsto dal modello virtuale.
Secondo i calcoli dei ricercatori, sarebbero necessari tra i 500 e i 700 anni affinché i gopher possano costruire tumuli di due metri di altezza, come quelli osservati nello stato di Washington. Dato che questi roditori hanno una vita relativamente breve, l’opera di costruzione si estende per centinaia di generazioni, con ogni nuova popolazione che continua il lavoro delle precedenti.
Mistero risolto?
Nonostante la teoria dei gopher sia considerata la spiegazione più plausibile, alcuni scienziati sottolineano che non esiste una prova assoluta della loro responsabilità nella creazione di tutti i tumuli di Mima sparsi per il mondo. Secondo il geomorfologo Emmanuel Gabet, autore principale dello studio della SJSU, il lavoro dei roditori è la spiegazione più credibile, ma è impossibile dimostrarlo con certezza assoluta.
Anche Robert Anderson, geomorfologo dell’Università del Colorado, ha dichiarato alla rivista Science: “Penso che abbiano ragione. È un esempio di come la natura possa organizzarsi in schemi sorprendenti.”
Il fenomeno dei tumuli di Mima dimostra ancora una volta quanto la natura possa essere complessa e ricca di misteri, e come anche i più piccoli animali possano essere responsabili di trasformazioni sorprendenti nel paesaggio terrestre.