Oggi si celebra la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, istituita dall’ONU dieci anni fa per promuovere l’uguaglianza di genere nel mondo scientifico e tecnologico. Nonostante i progressi compiuti, restano ancora numerosi ostacoli da superare per garantire una reale parità di accesso alle discipline STEM. A sottolinearlo è Giusy Versace, senatrice di Noi Moderati-Centro Popolare e membro della 7ª Commissione del Senato, che ha espresso il suo sostegno all’iniziativa del Ministero dell’Università e della Ricerca con la campagna #ScegliSTEM, volta a incentivare le ragazze a intraprendere percorsi di studio in Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica.
Le discipline STEM come strumento di crescita e innovazione
“L’acronimo STEM è ormai noto a tutti – spiega la senatrice – e non rappresenta solo un insieme di materie, ma un vero e proprio modello educativo interdisciplinare, che prepara gli studenti ad affrontare le sfide della realtà con un approccio pratico e integrato”. Le materie scientifiche non si limitano a trasmettere conoscenze teoriche, ma sviluppano competenze applicabili nella vita quotidiana, attraverso progetti concreti e attività basate sulla risoluzione di problemi reali.
In alcuni contesti, l’acronimo viene esteso a STEAM, includendo anche l’Arte. “L’aggiunta della ‘A’ – osserva Versace – non è un dettaglio irrilevante. La creatività gioca un ruolo essenziale nella ricerca di soluzioni innovative, e l’integrazione tra scienza e arte permette di sviluppare un pensiero più flessibile e dinamico”.
Un’arma contro la povertà educativa e l’abbandono scolastico
L’adozione di un approccio STEM nelle scuole può rivelarsi decisiva nel contrastare fenomeni preoccupanti come l’abbandono scolastico e la crescente povertà educativa. “Purtroppo, i dati indicano un incremento di queste problematiche – sottolinea Versace – e per invertire la tendenza è fondamentale fornire ai giovani strumenti adeguati per affrontare un mondo in continua evoluzione”.
Nell’era della digitalizzazione, la conoscenza delle nuove tecnologie è essenziale non solo per l’occupabilità, ma anche per la crescita personale e sociale. “Se vogliamo che i nostri ragazzi diventino cittadini consapevoli e competenti, dobbiamo garantire loro un’istruzione all’altezza delle sfide contemporanee“, conclude la senatrice, ribadendo l’importanza di investire nella formazione scientifica per costruire un futuro più equo e innovativo.