Ogni anno, molti studi legali registrano un aumento delle richieste di separazione subito dopo le festività natalizie. Gennaio, spesso definito il “mese del divorzio”, porta con sé una reputazione poco lusinghiera per i matrimoni. Ma è davvero il periodo in cui i coniugi decidono di porre fine alla loro unione, o si tratta solo di una percezione amplificata?
Il “giorno del divorzio”: realtà o suggestione?
Il primo lunedì lavorativo dell’anno è stato soprannominato “Divorce Day” dagli avvocati specializzati in diritto di famiglia, a causa del significativo incremento di consulenze e richieste di separazione. Tuttavia, questo fenomeno non si traduce automaticamente in un aumento immediato dei depositi di divorzio, bensì in una crescita dell’interesse verso la separazione.
Secondo diverse ricerche, marzo e agosto sarebbero i mesi in cui si registrano i tassi più alti di rottura matrimoniale. Studi condotti negli Stati Uniti, in particolare dall’Università di Washington, hanno evidenziato come il divorzio sia spesso legato a fattori stagionali, con una tendenza consolidata nel tempo.
Perché le festività innescano la crisi coniugale?
Le vacanze natalizie rappresentano un periodo di grande carico emotivo e simbolico. Secondo Julie Brines, professoressa associata di sociologia all’Università di Washington, le festività vengono spesso vissute come un momento di riflessione e speranza di un nuovo inizio. Questo porta molte coppie in crisi a posticipare decisioni difficili, sperando che il nuovo anno possa risollevare la relazione.
Tuttavia, se le aspettative vengono disattese, il ritorno alla quotidianità può trasformarsi in una delusione insostenibile. Lo stress accumulato, le tensioni irrisolte e la pressione finanziaria delle spese natalizie possono spingere molte coppie a considerare la separazione.
L’effetto ritardato: perché marzo e agosto sono mesi critici?
Anche se gennaio è noto per il picco di richieste di consulenza legale, le vere ondate di divorzi si verificano in marzo e agosto. Questo perché:
- A gennaio si prende la decisione, ma ci vuole tempo per preparare i documenti e avviare il processo legale.
- Marzo segna la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera, simbolo di rinascita e cambiamento, che può spingere le persone a prendere decisioni definitive.
- Agosto rappresenta la fine dell’estate, un periodo in cui molte coppie tentano un’ultima vacanza insieme prima di concludere definitivamente la relazione.
Il ruolo della pressione sociale e familiare
Un altro motivo per cui gennaio sembra essere il mese dei divorzi è che molte coppie evitano di separarsi prima delle festività. Dicembre è tradizionalmente associato alla famiglia e alla celebrazione, e chiedere il divorzio in quel periodo può essere visto come un tabù.
Il risultato è che, una volta terminate le festività, il numero di separazioni appare più evidente. Tuttavia, questo non significa che gennaio sia davvero il mese con più divorzi ufficializzati, bensì quello in cui si manifesta un picco di malcontento coniugale.
Il tasso di divorzi è in calo?
Nonostante la percezione di un aumento delle separazioni, il tasso di divorzio è in realtà diminuito rispetto agli anni ’80. Secondo il National Center for Family & Marriage, nel 2022 il tasso di divorzi tra le donne è stato di 14,6 ogni 1.000 donne sposate, rispetto ai 22,6 ogni 1.000 registrati nel 1980.
Questo potrebbe essere attribuito a diversi fattori, tra cui:
- Matrimoni più tardivi, con persone che scelgono di sposarsi dopo un’attenta riflessione.
- Cambiamenti nelle dinamiche familiari, con una maggiore tolleranza verso le relazioni non convenzionali.
- Un calo del numero totale di matrimoni, che porta automaticamente a un numero inferiore di divorzi.
Gennaio è davvero il mese dei divorzi?
Sebbene gennaio non sia necessariamente il mese con il maggior numero di divorzi ufficializzati, è sicuramente un periodo di forte riflessione per molte coppie. La combinazione di aspettative disattese, stress finanziario e tensioni accumulate durante le festività può portare molte persone a valutare la separazione. Tuttavia, i dati suggeriscono che le vere “ondate di divorzi” avvengono in marzo e agosto, quando le decisioni prese nei mesi precedenti si concretizzano legalmente.