Una cipolla rossa al giorno potrebbe aiutare a contrastare gli effetti dannosi dei microplastiche. Anche una porzione di lamponi, fragole, mirtilli o mirtilli rossi potrebbe offrire un contributo prezioso. Qualsiasi alimento ricco di antociani, potenti antiossidanti noti per le loro proprietà antinfiammatorie e per i benefici sulla salute cardiovascolare, potrebbe attenuare gli impatti negativi delle particelle di plastica che si accumulano nel nostro organismo. È quanto suggerisce una ricerca pubblicata sul Journal of Pharmaceutical Analysis.
Cosa sono i microplastiche?
Il termine microplastiche è stato introdotto dall’ecologo marino Richard Thompson nel 2004, dopo aver individuato minuscoli frammenti di plastica su numerose spiagge del Regno Unito. Oggi, questi residui vengono definiti come particelle inferiori ai 5 millimetri e, in base alla loro composizione, possono contenere sostanze nocive come interferenti endocrini e PFAS, noti per i loro effetti dannosi sulla salute umana.
Dal momento in cui la scienza ha iniziato a studiarli, questi contaminanti sono stati rinvenuti ovunque: negli abissi oceanici, nelle calotte polari, nell’aria che respiriamo e persino nel cervello umano. Studi recenti dimostrano che li inaliamo quotidianamente e che finiscono per depositarsi nei nostri tessuti.
Quali sono gli effetti dei microplastiche sull’organismo?
La ricerca sugli effetti delle microplastiche è ancora agli inizi, ma gli indizi preoccupanti non mancano. Tra le 13.000 sostanze chimiche associate a questi frammenti, almeno 3.200 hanno mostrato una tossicità accertata per le cellule umane.
Studi condotti su comunità esposte a elevate concentrazioni di microplastiche — ad esempio, persone che vivono o lavorano in prossimità di impianti di produzione o smaltimento della plastica — hanno evidenziato una maggiore incidenza di tumori, malattie respiratorie, complicazioni in gravidanza e problemi neonatali. Queste aree, spesso caratterizzate da condizioni economiche precarie, potrebbero essere influenzate anche da altri fattori di rischio ambientale.
Gli antociani possono contrastare i danni delle microplastiche?
Secondo lo studio pubblicato sul Journal of Pharmaceutical Analysis, le proprietà benefiche degli antociani potrebbero contribuire a ridurre l’infiammazione e il danneggiamento cellulare causato dalle sostanze tossiche presenti nei microplastiche. Anche se i meccanismi attraverso cui questi composti naturali agiscono non sono ancora del tutto chiari, i risultati preliminari suggeriscono che un’alimentazione ricca di frutta e verdura potrebbe rappresentare una strategia efficace per contrastare l’accumulo di plastica nel corpo.
Gli antociani sono noti per le loro proprietà antinfiammatorie e per il ruolo chiave nella protezione del sistema cardiovascolare. Inoltre, gli alimenti che ne sono ricchi contengono elevate quantità di fibre, essenziali per migliorare la salute intestinale.
Anche se non si è preoccupati per la quantità di plastica ingerita ogni giorno, arricchire la dieta con frutti di bosco, cipolle rosse e altri alimenti ricchi di antociani potrebbe comunque offrire benefici significativi per il benessere generale.