Quando Neil Armstrong e Buzz Aldrin piantarono la bandiera americana sulla Luna nel luglio del 1969, compirono un gesto destinato a rimanere nella storia. Quella scena iconica, trasmessa in diretta televisiva a milioni di persone sulla Terra, simboleggiava il successo della missione Apollo 11 e il trionfo dell’ingegno umano. Ma cosa è successo a quella bandiera, e alle altre cinque lasciate dalle successive missioni Apollo?
Un simbolo senza rivendicazioni territoriali
L’innalzamento della bandiera non aveva alcuna valenza di rivendicazione territoriale. Gli Stati Uniti, firmatari del Trattato delle Nazioni Unite sullo Spazio Esterno, non potevano avanzare diritti sulla Luna, ma l’atto di piantare la bandiera aveva comunque un profondo significato simbolico.
Secondo Anne Platoff, esperta di vessillologia che ha condotto ricerche sul tema, la bandiera era semplicemente un segno dell’esplorazione americana e del successo della missione spaziale, ma la NASA era consapevole delle possibili controversie internazionali che il gesto avrebbe potuto suscitare.
La progettazione della bandiera lunare
A differenza delle bandiere terrestri, quella lunare non poteva sventolare, poiché la Luna è priva di atmosfera. Per risolvere il problema, gli ingegneri della NASA progettarono un’asta con una barra orizzontale nella parte superiore, che permetteva al vessillo di rimanere teso e visibile.
Le bandiere erano fatte di nylon, lo stesso materiale usato per le bandiere standard acquistabili nei negozi dell’epoca. Quella dell’Apollo 11, per esempio, fu comprata in un negozio di Houston per soli 5,50 dollari. Tuttavia, piantarla nella superficie lunare non fu semplice: la regolite, lo strato di suolo lunare, si rivelò più compatta del previsto, e gli astronauti riuscirono a infilarla nel terreno solo per pochi centimetri.
Che fine hanno fatto oggi le bandiere lunari?
Dopo oltre cinquant’anni dall’ultima missione Apollo, le bandiere sono ancora sulla Luna, ma la loro condizione è probabilmente molto deteriorata. Le immagini riprese dalla sonda Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) confermano che almeno cinque su sei sono ancora in piedi.
Tuttavia, gli esperti ipotizzano che il nylon con cui erano realizzate sia stato completamente sbiancato e deteriorato dalla lunga esposizione alla luce solare e alle condizioni estreme dello spazio. La Luna non ha un’atmosfera che possa filtrare la radiazione solare, e ogni oggetto esposto alla luce viene bombardato da raggi ultravioletti e particelle ad alta energia. Questo fenomeno, noto come degrado solare, avrebbe reso il tessuto fragile e friabile, fino a sgretolarsi nel tempo.
Un altro fattore di rischio è rappresentato dai micro-meteoroidi, piccoli frammenti di roccia spaziale che viaggiano a velocità elevatissime e che, nel corso di decenni, potrebbero aver colpito e danneggiato le bandiere.
Le bandiere rimaste in piedi
Le immagini scattate dalla LRO mostrano che le bandiere delle missioni Apollo 12, 14, 15, 16 e 17 proiettano ancora un’ombra sulla superficie lunare. L’unica eccezione sembra essere quella dell’Apollo 11, che probabilmente è stata abbattuta dal potente getto dei motori del modulo lunare al momento della partenza degli astronauti.
Durante la missione Apollo 17, nel dicembre 1972, l’ultima bandiera americana venne piantata da Eugene Cernan e Jack Schmitt. Questa aveva una particolarità: era stata esposta nella Sala di Controllo della NASA durante le precedenti missioni Apollo, per poi essere portata sulla Luna e lasciata come ultimo segno della presenza umana.
Cospirazioni e scetticismi
Nonostante le prove scientifiche e fotografiche, le teorie del complotto sugli sbarchi lunari continuano a circolare. Secondo i sostenitori della cosiddetta farsa lunare, le immagini delle missioni Apollo sarebbero state girate su un set cinematografico e la bandiera “sventolante” sarebbe la prova di questa messinscena.
Gli scienziati, però, spiegano che il movimento della bandiera era dovuto alla mancanza di atmosfera, che impediva qualsiasi attrito. Quando gli astronauti la piantarono nel suolo lunare, la bandiera oscillò a causa dell’energia impressa dal movimento, rimanendo in quella posizione senza smorzarsi rapidamente, proprio perché non c’era aria a rallentarne l’oscillazione.
Secondo Anne Platoff, la vera sfida non è dimostrare che gli sbarchi siano stati reali, ma combattere il deficit di pensiero critico che porta molte persone a credere in teorie infondate.
Un’eredità indelebile
Che le bandiere siano ancora integre o ormai ridotte in polvere, il loro significato simbolico resta immutato. Quelle immagini storiche, che mostrano gli astronauti salutare la bandiera sulla superficie lunare, rappresentano un momento epocale per l’umanità e l’inizio di una nuova era di esplorazione spaziale.