Gli appassionati di asteroidi near-Earth ricorderanno bene le recenti segnalazioni di oggetti celesti potenzialmente pericolosi, come 2023 DW e 2023 DZ2, entrambi con un diametro stimato tra 50 e 60 metri. Inizialmente, questi asteroidi sembravano avere una probabilità di impatto con la Terra rispettivamente dello 0,16% per il 14 febbraio 2046 e per il 27 marzo 2026. Tuttavia, grazie a osservazioni di follow-up, è stato possibile affinare le loro orbite, escludendo qualsiasi rischio di collisione.
Ora, la storia sembra ripetersi. Un nuovo asteroide near-Earth, identificato come 2024 YR4, ha recentemente attirato l’attenzione degli scienziati, tanto da essere stato posizionato al primo posto nelle risk list delle principali agenzie spaziali come NASA, ESA e Neodys.
La scoperta di 2024 YR4: un potenziale pericolo per la Terra?
Questo asteroide è stato individuato il 27 dicembre 2024 dal telescopio del progetto Atlas, situato in Cile. Dopo poche ore dalla scoperta, è stata confermata la sua esistenza da altri osservatori indipendenti. In seguito, il Minor Planet Center ha emesso la circolare MPEC 2024-Y140, assegnandogli la designazione ufficiale 2024 YR4.
L’orbita di questo NEA (Near-Earth Asteroid) presenta una bassa inclinazione rispetto all’eclittica, con un semiasse maggiore di 2,54 UA e un’eccentricità di 0,66. Questo significa che al perielio si avvicina all’orbita di Venere, mentre all’afelio può spingersi fino al limite esterno della fascia principale degli asteroidi, arrivando fino a 1,2 UA da Giove.
Dal punto di vista fisico, 2024 YR4 è classificato come un asteroide di tipo S o L, con un periodo di rotazione di circa 19,5 minuti. La sua magnitudine assoluta è +23,9, e considerando un albedo geometrico tipico di 0,2, si stima che abbia una dimensione compresa tra 40 e 60 metri. Questo lo rende paragonabile all’asteroide responsabile dell’evento di Tunguska, che nel 1908 devastò un’ampia area della Siberia.
Un impatto nel 2032? Le probabilità secondo ESA e NASA
Uno degli aspetti più preoccupanti riguarda la probabilità d’impatto di 2024 YR4 con la Terra. Secondo i dati attuali forniti dal NEOCC dell’ESA, basati su 261 osservazioni astrometriche raccolte in un arco temporale di 36 giorni, l’asteroide ha una probabilità dell’1,3% di colpire il nostro pianeta il 22 dicembre 2032.
Questi valori lo posizionano a -0,52 sulla scala di Palermo e a 3 sulla scala di Torino, indicando che è necessario monitorarlo con attenzione. Tuttavia, come accaduto per altri asteroidi in passato, la situazione potrebbe evolversi con nuove osservazioni, che permetteranno di raffinare i calcoli orbitali e di valutare con maggiore precisione il rischio reale di impatto.
Purtroppo, 2024 YR4 si sta allontanando rapidamente dalla Terra e attualmente ha una magnitudine di +22,6. A breve diventerà troppo debole per essere osservato con i telescopi terrestri.
Contributo italiano: l’osservazione dall’INAF di Bologna
L’Italia ha dato il suo contributo al monitoraggio dell’asteroide grazie agli astronomi della Stazione Astronomica di Loiano, parte dell’INAF di Bologna. La sera del 29 gennaio 2025, il team ha osservato 2024 YR4 utilizzando il telescopio “G. D. Cassini”, il secondo telescopio più grande d’Italia con un diametro di 1,52 metri.
Le misurazioni astrometriche raccolte sono state inviate al Minor Planet Center, che le includerà nel database pubblico per consentire alle agenzie spaziali di aggiornare i calcoli sulla probabilità d’impatto.
Un nuovo “caso Apophis”?
Per alcuni aspetti, 2024 YR4 ricorda la storia dell’asteroide (99942) Apophis, scoperto nel dicembre 2004. Inizialmente, Apophis sembrava avere una probabilità d’impatto del 2,7% per il 13 aprile 2029, un dato che destò grande preoccupazione nella comunità scientifica. Tuttavia, con ulteriori osservazioni, compresi dati raccolti su immagini pre-scoperta, si è riusciti a escludere qualsiasi rischio di collisione. Oggi sappiamo che Apophis passerà a circa 32.000 km dalla Terra, senza alcuna conseguenza per il nostro pianeta.
Nel caso di 2024 YR4, le sue dimensioni più ridotte lo rendono meno pericoloso rispetto ad Apophis, che ha un diametro di circa 350 metri. Tuttavia, nel caso in cui i calcoli confermassero un rischio concreto, l’unica misura di sicurezza possibile sarebbe l’evacuazione dell’area dell’impatto, qualora fosse abitata.
Gli astronomi stanno cercando di tracciare l’asteroide su immagini d’archivio, in particolare su fotografie scattate durante il suo passaggio ravvicinato del 8 settembre 2016, quando si trovava a 0,076 UA dalla Terra. Se fosse possibile individuare 2024 YR4 in queste immagini, si potrebbe ampliare il suo arco orbitale osservato, migliorando le previsioni sulla sua traiettoria futura.
Per ora, non resta che attendere l’evolversi della situazione e le prossime osservazioni.