L’Aquila si prepara ad accogliere un evento di rilievo internazionale: il convegno ‘Mathematical Challenges in Quantum Mechanics’ (Sfide matematiche in meccanica quantistica), che si svolgerà presso il Gran Sasso Science Institute (Gssi) dal 10 al 14 febbraio. L’incontro vede la partecipazione di 165 studiosi, in rappresentanza di 84 istituzioni accademiche distribuite su 22 nazioni e 4 continenti.
L’evento, organizzato in collaborazione con La Sapienza di Roma e il Politecnico di Milano, punta a esplorare le sfide più attuali della matematica quantistica, dalle sue basi teoriche alle più avanzate applicazioni.
Un programma denso tra corsi e seminari
L’iniziativa, che per la prima volta si tiene a L’Aquila, si inserisce in una tradizione di incontri scientifici che risale alla fine degli anni Novanta. Il programma prevede tre corsi e sei seminari, con un focus particolare sulla descrizione matematica di materiali innovativi che presentano comportamenti quantistici macroscopici, come i materiali topologici e i supersolidi. Saranno inoltre presentate nuove tecniche per lo studio dell’evoluzione di sistemi quantistici complessi.
Gli interventi su invito offriranno una panoramica sulle questioni più attuali del settore, senza trascurare le implicazioni filosofiche della meccanica quantistica e le sfide della fisica sperimentale. Tra i protagonisti spiccano nomi di rilievo come Jos Uffink dell’Università del Minnesota e Pascal Naidon del Nishina Centre in Giappone.
Un’opportunità per la comunità scientifica internazionale
L’ambizione degli organizzatori è quella di rafforzare le collaborazioni globali e favorire nuovi sviluppi nel campo della meccanica quantistica.
Serena Cenatiempo, professoressa ordinaria al Gssi e organizzatrice locale, sottolinea l’importanza del contesto in cui si svolge l’evento: “La dimensione comunitaria del nostro centro storico, unita alle infrastrutture del Gssi e a quelle gentilmente messe a disposizione dal Consiglio regionale, crediamo possa creare un ambiente ideale per lo scambio di idee e la crescita della ricerca”.