Negli Stati Uniti, le interruzioni di corrente provocate dagli uragani potrebbero aumentare del 60% entro il 2100 in uno scenario di alte emissioni, lasciando al buio decine di milioni di persone ogni decennio. Questo allarmante scenario emerge da una nuova ricerca, che evidenzia il crescente impatto del cambiamento climatico sulla rete elettrica del paese.
L’uragano Helene e il blackout nel sud-est degli Stati Uniti
Nel settembre 2024, l’uragano Helene ha devastato il sud-est degli Stati Uniti, lasciando senza elettricità circa 5 milioni di abitazioni e aziende in Florida, South Carolina e Georgia. Per molte persone, il ripristino della corrente ha richiesto settimane, mettendo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture elettriche agli eventi meteorologici estremi.
Un’immagine simbolica di questa crisi è stata quella di un operaio intento a riparare una linea elettrica in South Carolina, tra cavi abbattuti e pali distrutti. Questa scena potrebbe diventare sempre più comune nei prossimi decenni, con uragani più intensi e frequenti che metteranno sotto stress il sistema elettrico americano.
Il riscaldamento globale e l’aumento dei blackout
Secondo gli esperti, il cambiamento climatico sta rendendo gli uragani più potenti, aumentando la loro capacità distruttiva. Le temperature oceaniche più elevate forniscono maggiore energia ai cicloni tropicali, rendendoli più intensi e duraturi. Questo significa venti più forti, piogge più abbondanti e, di conseguenza, danni maggiori alla rete elettrica.
Gli studi prevedono che, se le emissioni di gas serra continueranno a crescere senza controllo, alcune regioni degli Stati Uniti potrebbero affrontare blackout di lunga durata con una frequenza mai vista prima. Le aree più a rischio includono stati costieri come Texas, Louisiana, Florida e Carolina del Nord, dove gli uragani tendono a colpire con maggiore violenza.
Infrastrutture elettriche sotto pressione
Uno dei principali problemi è che molte reti elettriche americane sono obsolete e non progettate per resistere a tempeste di questa intensità. Pali della luce in legno, trasformatori esposti e una distribuzione dell’energia ancora troppo dipendente da infrastrutture aeree rendono la rete particolarmente vulnerabile.
Gli esperti sottolineano che il potenziamento delle infrastrutture e la transizione verso una rete elettrica più resiliente potrebbero ridurre l’impatto degli uragani sui blackout. Tuttavia, senza interventi significativi, il futuro potrebbe vedere milioni di persone senza elettricità per periodi sempre più lunghi.
Il pericolo di una crisi energetica negli Stati Uniti
Le interruzioni di corrente su larga scala non sono solo un problema di comfort, ma rappresentano una minaccia per la sicurezza pubblica. Senza elettricità, gli ospedali rischiano di rimanere senza strumenti salvavita, le comunicazioni si interrompono e i servizi di emergenza diventano meno efficienti.
Inoltre, il problema non riguarda solo gli uragani. Con il cambiamento climatico, anche altre catastrofi naturali come ondate di calore estreme, incendi e tempeste invernali stanno mettendo sotto pressione la rete elettrica americana. Gli esperti avvertono che, senza un’azione immediata, gli Stati Uniti potrebbero affrontare una crisi energetica senza precedenti.