Un sogno lungo 25 anni sta per diventare realtà. Una tradizionale casa rossa svedese, simbolo dell’architettura nordica, viaggia verso la Luna grazie alla missione giapponese di ispace.
L’artista svedese Mikael Genberg, ideatore del progetto Moonhouse, sta vivendo il culmine di un’idea visionaria nata venticinque anni fa. La casa, ispirata alle tipiche abitazioni svedesi, è ora a bordo del lander RESILIENCE, parte di una missione privata giapponese lanciata con un razzo SpaceX Falcon 9. L’obiettivo è posizionare questa piccola opera d’arte sulla superficie lunare, un’impresa che unisce tecnologia, scienza e creatività.
Il viaggio della Moonhouse verso la Luna
Il lander RESILIENCE sta seguendo una rotta ottimizzata per ridurre il consumo di carburante, e il suo atterraggio è previsto nell’emisfero settentrionale della Luna entro circa quattro mesi e mezzo. Takeshi Hakamada, fondatore e CEO di ispace, ha espresso soddisfazione per i progressi:
“Il lander sta funzionando come previsto, e il nostro team tecnico e operativo sta dando il massimo per il successo della missione.”
Il rover lunare TENACIOUS, parte integrante del progetto, avrà il compito di collocare la Moonhouse in una posizione precedentemente selezionata. Questa tappa rappresenterà la realizzazione di uno sforzo collettivo che ha coinvolto oltre cento persone, tra cui ingegneri, tecnici e designer.
Un design a prova di spazio
La realizzazione della Moonhouse ha richiesto una progettazione complessa, capace di superare le sfide imposte da un ambiente estremo come quello lunare. Emil Vinterhav, capo del team tecnico, ha spiegato:
“Negli ultimi due anni, il progetto ha subito intensi test di shock e vibrazione per garantire la resistenza della struttura durante il viaggio nello spazio e l’atterraggio sulla Luna.”
Tra le difficoltà affrontate, anche la scelta di una vernice rossa in grado di sopportare le condizioni estreme dello spazio. Dopo una lunga ricerca, il team è riuscito a trovare un materiale conforme agli standard tecnici delle missioni spaziali, mantenendo intatto il caratteristico fascino estetico della casa svedese.
L’origine poetica di un’opera unica
L’idea di Mikael Genberg nasce da un pensiero tanto folle quanto poetico:
“Mettere una casa rossa con angoli bianchi sulla Luna è un’idea stravagante, ma al tempo stesso incredibilmente poetica.”
Per Genberg, la Moonhouse non è solo un oggetto fisico, ma un’opera d’arte che porta un messaggio simbolico e universale. Rappresenta il desiderio umano di esplorazione, creatività e connessione tra cultura e scienza.
Questa casa sarà la seconda opera d’arte a raggiungere la Luna, seguendo il Moon Museum, una piccola placca di ceramica collocata segretamente su una gamba del modulo lunare della missione Apollo 12.
Un segno di colore nel paesaggio lunare
Una volta posizionata, la Moonhouse diventerà una piccola ma evidente macchia di rosso nel deserto monocromatico della superficie lunare. La sua presenza sarà un richiamo alla creatività umana e all’importanza dell’arte anche nelle imprese scientifiche più audaci. Come ha dichiarato lo stesso Genberg:
“Il progetto Moonhouse è arte, pura e semplice. Un modo per mostrare che i sogni possono letteralmente arrivare fino alla Luna.”
Il viaggio verso la Luna della Moonhouse sta scrivendo una pagina unica nella storia dello spazio e dell’arte, unendo visioni lontane ma complementari: innovazione tecnologica e immaginazione senza confini.