Una tragedia ha scosso la Thailandia quando un’elefante, presumibilmente in uno stato di stress, ha ucciso una giovane turista spagnola. Blanca Ojanguren García, 22 anni, si trovava presso il Koh Yao Elephant Care Centre lo scorso venerdì quando l’animale l’ha trafitta mortalmente. L’episodio è avvenuto durante un’attività turistica in cui i visitatori possono interagire direttamente con gli elefanti, compreso il momento del bagno.
L’incidente e le dinamiche
Secondo la polizia locale, Blanca stava lavando l’elefante quando è avvenuto il drammatico attacco. La giovane, originaria della Spagna, era una studentessa di giurisprudenza e relazioni internazionali presso l’Università di Navarra. Viveva a Taiwan come parte di un programma di scambio studentesco, e si trovava in Thailandia per una vacanza insieme al fidanzato, il quale ha assistito impotente all’accaduto.
Le autorità stanno ora indagando sulle condizioni in cui si è verificato il tragico evento. Gli esperti ipotizzano che l’elefante, essendo fuori dal suo habitat naturale, possa aver reagito a una situazione percepita come stressante.
Elefanti e turismo in Thailandia
Le attività legate agli elefanti sono estremamente popolari tra i turisti che visitano la Thailandia. Il Paese ospita più di 4.000 elefanti selvatici, oltre a un numero simile di esemplari che vivono in cattività. Centri come il Koh Yao Elephant Care Centre offrono esperienze immersive, permettendo ai visitatori di nutrire, camminare e lavare gli animali.
I pacchetti offerti dal centro, con costi compresi tra 1.900 e 2.900 baht (circa 50-75 euro), includono diverse attività di interazione. Tuttavia, questo tipo di turismo non è esente da critiche, specialmente da parte degli attivisti per i diritti degli animali, i quali denunciano che tali pratiche possono causare stress e sofferenze agli elefanti.
La risposta delle organizzazioni animaliste
Secondo World Animal Protection, una delle principali organizzazioni internazionali per il benessere degli animali, oltre il 60% degli elefanti utilizzati per il turismo in Asia vive in condizioni gravemente inadeguate. L’organizzazione ha evidenziato come queste creature, dotate di una complessa vita sociale ed emotiva, soffrano profondamente in cattività.
L’associazione sottolinea che molte delle attività turistiche interrompono i comportamenti naturali degli elefanti, come la toelettatura e l’interazione sociale, aumentando il rischio di stress e incidenti. Per anni, World Animal Protection ha lanciato appelli ai governi di paesi come la Thailandia affinché vietino l’allevamento e l’utilizzo di elefanti per scopi turistici.
“Questi animali intelligenti, con una capacità di elaborare emozioni e pensieri complessi, subiscono una sofferenza profonda quando vengono allontanati dalle loro strutture sociali naturali,” ha dichiarato l’organizzazione.
La reazione della Spagna
Dopo il tragico incidente, il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, ha confermato che il consolato spagnolo a Bangkok sta fornendo supporto alla famiglia di Blanca. L’ambasciata si è attivata per aiutare i familiari a gestire le procedure necessarie in un momento così difficile.
La necessità di ripensare il turismo con animali
Questo drammatico episodio riaccende il dibattito sul turismo responsabile e sul trattamento degli elefanti in cattività. Molti attivisti sostengono che l’interazione diretta tra turisti e animali selvatici non solo mette a rischio la sicurezza dei visitatori, ma causa anche un grave impatto sul benessere degli animali stessi.
In Thailandia, dove gli elefanti rappresentano un simbolo nazionale, il turismo legato a questi maestosi animali continua ad attirare milioni di visitatori ogni anno. Tuttavia, è sempre più evidente l’urgenza di garantire condizioni più rispettose per gli elefanti, proteggendo al contempo i turisti da possibili tragedie come quella che ha colpito la giovane Blanca.