Nel 2019, un’esplosione devastante sancì la fine della raffineria di petrolio di South Philadelphia, un impianto con oltre 150 anni di storia. Per molti residenti, tra cui Mark Clincy, fu una vittoria nella lotta contro l’inquinamento atmosferico che per decenni aveva soffocato la zona. Tuttavia, la chiusura dello stabilimento non portò la tanto sperata miglior qualità dell’aria: al suo posto, un cantiere per un nuovo hub di magazzini ha visto l’arrivo di flotte di camion e veicoli pesanti, con un conseguente aumento delle emissioni di benzene, un noto cancerogeno.
Un momento critico per la regolamentazione ambientale
Le preoccupazioni di Clincy e dei suoi concittadini riflettono un problema più ampio che si inserisce in un momento delicato per la politica ambientale statunitense. L’amministrazione Biden ha adottato misure volte a decarbonizzare il settore dei trasporti, che rappresenta la principale fonte di emissioni di gas serra negli Stati Uniti. Se è vero che oltre la metà di tali emissioni proviene da veicoli privati, una quota significativa – quasi il 25% – è imputabile a camion e mezzi pesanti.
Per contrastare il fenomeno, Biden ha promosso incentivi e regolamenti volti a favorire la transizione ecologica nel settore. Tra questi, spiccano gli investimenti miliardari stanziati nell’ambito della Legge Bipartisan sulle Infrastrutture e dell’Inflation Reduction Act, che prevedono crediti d’imposta fino a 40.000 dollari per l’acquisto di autocarri e autobus elettrici.
Il possibile rollback di Trump e le sue conseguenze
Con l’elezione di Donald Trump, tuttavia, queste misure sono a rischio. Il tycoon ha più volte criticato le politiche di Biden in tema di transizione energetica, definendole dannose per l’economia e per l’industria americana. Il suo ritorno alla Casa Bianca potrebbe significare un taglio agli incentivi e un allentamento delle regolamentazioni ambientali.
Secondo Guillermo Ortiz, esperto di politiche ambientali per il Natural Resources Defense Council, Trump potrebbe revocare molte delle iniziative avviate dall’amministrazione Biden, ostacolando così la riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti. Anche Chris Spear, presidente della American Trucking Associations, ha espresso ottimismo riguardo a una possibile inversione di rotta, citando discussioni con Trump sulle “scadenze e obiettivi opprimenti” imposti alla sua industria, in particolare in California.
La California e il ruolo delle deroghe ambientali
Uno dei nodi più delicati riguarda proprio la California, storicamente all’avanguardia nelle normative ambientali. L’EPA (Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti) ha concesso allo Stato una serie di deroghe che gli consentono di applicare standard più severi rispetto a quelli federali. Tra queste, vi sono la Advanced Clean Trucks Rule e la Advanced Clean Fleets Rule, che impongono alle aziende di ridurre drasticamente le emissioni dei veicoli commerciali.
Sotto un’amministrazione Trump, tali deroghe potrebbero essere revocate, alterando l’equilibrio normativo e minacciando i progressi finora ottenuti. Nel 2019, la prima amministrazione Trump aveva già tentato di annullare una di queste deroghe, ma la decisione fu ribaltata da Biden nel 2021. Ora, il rischio è che la storia si ripeta.
Il problema dei camion diesel e le sfide dell’elettrificazione
Oltre alla questione normativa, permangono sfide logistiche ed economiche legate all’elettrificazione dei mezzi pesanti. Attualmente, circa 3,5 milioni di camionisti negli Stati Uniti operano come appaltatori indipendenti, possedendo i propri mezzi. Questo modello crea ostacoli finanziari all’adozione di veicoli elettrici, che richiedono investimenti iniziali elevati.
Secondo Steve Viscelli, sociologo economico presso l’Università della Pennsylvania, la transizione ai camion elettrici richiede una revisione del sistema di trasporto commerciale, che attualmente si basa su mezzi inefficienti e altamente inquinanti. Una possibile soluzione sarebbe quella di adottare un modello a due livelli, in cui i camion a lunga percorrenza effettuano le tratte principali, trasferendo poi il carico a veicoli elettrici per le consegne urbane.
Gli autobus scolastici elettrici: una trasformazione a rischio?
Un altro aspetto cruciale riguarda il trasporto pubblico e scolastico. L’amministrazione Biden ha stanziato 5 miliardi di dollari per il programma Clean School Bus, che mira a sostituire gli autobus diesel con modelli a zero emissioni entro il 2026. Finora, il programma ha già assegnato 3 miliardi di dollari per la sostituzione di circa 9.000 autobus, ma con una flotta nazionale di 450.000 mezzi, il percorso è ancora lungo.
In una città come Philadelphia, dove un bambino su cinque soffre di asma, l’elettrificazione degli autobus scolastici rappresenta un passo fondamentale per migliorare la qualità dell’aria. Tuttavia, il futuro di questo programma è incerto sotto un’amministrazione Trump, che potrebbe bloccare i finanziamenti o ridurre gli incentivi.
Il futuro delle politiche ambientali negli Stati Uniti
Con l’avvicinarsi del 2025, il destino della transizione ecologica nel settore dei trasporti dipenderà dalle decisioni dell’amministrazione Trump e dalle eventuali battaglie legali che potrebbero sorgere attorno alle regolamentazioni dell’EPA. Se alcune politiche potrebbero essere difficili da smantellare, altre – come gli incentivi fiscali o le deroghe della California – potrebbero essere eliminate con relativa facilità.
Nel frattempo, città come Philadelphia e Stati come la California continuano a spingere per un’elettrificazione del trasporto pubblico e commerciale, consapevoli che le scelte politiche dei prossimi anni avranno un impatto diretto sulla salute pubblica e sull’ambiente.