I segreti del marsupiale talpa del sud: un enigma svelato grazie al genoma
Un tesoro raro della fauna australiana
Il marsupiale talpa del sud, conosciuto anche come itjaritjari dal popolo indigeno Aṉangu, è una delle creature più enigmatiche della fauna australiana. Questa specie, che vive principalmente nei deserti centrali dell’Australia, è così rara che perfino una sua fotografia naturale è difficile da reperire. Recentemente, però, grazie al sequenziamento del suo genoma, i ricercatori hanno fatto luce su alcuni dei suoi aspetti più misteriosi.
Genetica e adattamenti straordinari
Il marsupiale talpa del sud presenta caratteristiche uniche che lo distinguono da altre specie. I suoi occhi non funzionanti, nascosti sotto la pelle, rappresentano un adattamento alla vita sotterranea. Studiando il genoma, i ricercatori hanno scoperto che questa condizione deriva dalla perdita progressiva di geni responsabili dello sviluppo delle componenti oculari, come il cristallino e le cellule fotorecettive.
Un altro adattamento sorprendente riguarda il sistema respiratorio. Per affrontare le difficoltà di respirazione nel sottosuolo, la specie ha sviluppato una copia extra di un gene dell’emoglobina, migliorando la capacità dei globuli rossi di trasportare ossigeno. Questo adattamento è particolarmente utile per sostenere i cuccioli durante le fasi iniziali di crescita nella tasca materna.
Infine, i maschi di questa specie sono unici tra i marsupiali, poiché non possiedono uno scroto. Questo tratto peculiare sembra essere collegato alla mutazione o perdita di geni legati alla discesa dei testicoli, un cambiamento evolutivo probabilmente mirato a facilitare i movimenti attraverso la sabbia.
Parenti inaspettati: il legame con bandicoot e bilby
Un’altra grande scoperta riguarda la collocazione filogenetica del marsupiale talpa del sud. Utilizzando l’analisi dei retrotrasposoni – elementi genetici che si copiano e si incollano in diverse aree del genoma – gli scienziati hanno determinato che questa specie è più strettamente imparentata con i bandicoot e i bilby. L’antenato comune di queste specie risale a circa 60 milioni di anni fa, confermando una sorprendente connessione evolutiva.
Una diversità genetica in declino
L’analisi genetica ha anche fornito informazioni preziose sul passato del marsupiale talpa del sud. La sua diversità genetica, un indicatore cruciale per la sopravvivenza e l’adattamento di una specie, è rimasta stabile fino a circa 100.000 anni fa. Successivamente, intorno a 70.000 anni fa, ha subito un declino significativo. Questo cambiamento è stato attribuito non all’attività umana, ma probabilmente alle variazioni climatiche legate all’ultimo periodo glaciale.
Un monito per il futuro
Queste scoperte sottolineano l’importanza di proteggere la biodiversità, anche quando si tratta di specie rare e poco conosciute come il marsupiale talpa del sud. La sua storia evolutiva e genetica ci ricorda che, anche se “fuori vista”, queste creature non dovrebbero essere “fuori dalla mente”. Lo studio, pubblicato su Science Advances, rappresenta un passo fondamentale per comprendere meglio le sfide e le opportunità di conservazione delle specie criptiche.