Con l’arrivo di gennaio, molte regioni dell’emisfero settentrionale si trovano ad affrontare il picco della stagione influenzale, che quest’anno sta generando preoccupazioni più intense rispetto al passato. Ospedali sovraccarichi, aumento dei ricoveri e diffusione di infezioni virali multiple sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano questo difficile inverno.
Il calendario della stagione influenzale
La diffusione dell’influenza segue un andamento stagionale ben definito. Nell’emisfero settentrionale, i mesi invernali, da ottobre a marzo, rappresentano il periodo critico. Al contrario, l’emisfero meridionale registra il picco durante il proprio inverno, tra aprile e settembre. Nelle aree tropicali, vicine all’equatore, il virus dell’influenza può invece circolare durante tutto l’anno senza un andamento stagionale marcato.
Paesi come Giappone, Regno Unito e Francia pianificano i programmi di vaccinazione stagionale in base a queste dinamiche, cercando di garantire che un numero elevato di persone riceva il vaccino prima dell’aumento dei casi. Tuttavia, l’inverno 2024-2025 sembra essersi dimostrato più impegnativo rispetto agli anni precedenti.
Un aumento allarmante dei casi
In Giappone, a dicembre 2024 si è registrato un focolaio senza precedenti, il più grande degli ultimi 25 anni. Tra il 23 e il 29 dicembre, sono stati diagnosticati ben 317.812 casi di influenza, una cifra tre volte superiore rispetto allo stesso periodo del 2023. Anche nel Regno Unito la situazione è critica. Fonti del Servizio Sanitario Nazionale hanno paragonato la pressione sugli ospedali a quella vissuta durante i momenti più difficili della pandemia di COVID-19. Secondo l’Agenzia per la Sicurezza Sanitaria del Regno Unito, i ricoveri rimangono stabili ma a livelli molto elevati.
In Francia, l’allarme è stato lanciato da medici di base, che descrivono l’epidemia come una delle peggiori mai affrontate negli ultimi anni. Negli Stati Uniti, i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) hanno segnalato un incremento non solo dei casi di influenza, ma anche delle infezioni da COVID-19 e del virus respiratorio sinciziale (RSV), con conseguenti ricoveri elevati, specialmente tra i bambini piccoli.
Fattori scatenanti e impatti sulla salute
La combinazione di fattori stagionali e comportamenti sociali contribuisce a spiegare l’attuale aumento dei casi. Le festività di fine anno, con i numerosi incontri e spostamenti, unite al maggior tempo trascorso al chiuso a causa delle basse temperature, hanno creato condizioni favorevoli alla diffusione del virus. A questo si aggiunge una adesione variabile ai programmi di vaccinazione, che influisce notevolmente sulla capacità di contenere i contagi.
Negli Stati Uniti, per esempio, il CDC raccomanda la vaccinazione a tutti gli individui di età superiore ai sei mesi, offrendo opzioni come spray nasali o iniezioni. In paesi come il Regno Unito e la Francia, i vaccini sono gratuiti per i gruppi ad alto rischio, mentre altri possono ottenerli pagando privatamente. Tuttavia, la percentuale di popolazione che effettivamente si vaccina varia notevolmente tra i paesi.
Le sfide del Giappone
In Giappone, la vaccinazione contro l’influenza presenta peculiarità che potrebbero influire sulla sua efficacia. Tradizionalmente, i vaccini inattivati sono stati somministrati sottocute, piuttosto che intramuscolarmente come raccomandato a livello internazionale. Uno studio pubblicato nel 2023 ha evidenziato che l’iniezione intramuscolare garantisce una risposta immunitaria più robusta e meno effetti collaterali, suggerendo che il paese dovrebbe adeguarsi agli standard globali.
Le difficoltà nella previsione delle epidemie
Prevedere l’andamento di una stagione influenzale è una sfida complessa. Ogni anno, gli scienziati collaborano per identificare i ceppi virali predominanti e sviluppare vaccini mirati. Tuttavia, l’efficacia dei vaccini può variare in base alla corrispondenza tra i ceppi scelti e quelli realmente in circolazione. Negli ultimi anni, l’emisfero meridionale ha svolto un ruolo cruciale come indicatore per il successivo inverno nell’emisfero settentrionale. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati di questa stagione per capire come affrontare al meglio le prossime sfide.
Un futuro incerto per la stagione influenzale
L’influenza, come dimostra la situazione attuale, continua a rappresentare una minaccia significativa per la salute pubblica. La necessità di migliorare l’accesso ai vaccini, ottimizzare le strategie di prevenzione e garantire un’efficace gestione ospedaliera sarà essenziale per affrontare le sfide future. Nell’attesa di dati conclusivi sulla stagione in corso, resta fondamentale adottare ogni misura possibile per limitare la diffusione del virus.