Nel Regno Unito, per la prima volta, è stata identificata un’erba infestante capace di resistere all’erbicida glifosato, fondamentale per molte pratiche agricole moderne. La specie in questione, il loglio italico (Lolium multiflorum), è ampiamente diffusa nelle colture arabili britanniche, ma fino ad ora non erano mai stati individuati esemplari resistenti al composto chimico. Il ritrovamento è avvenuto in una fattoria nel Kent, sollevando preoccupazioni tra gli esperti e gli agricoltori.
Il ruolo del glifosato nell’agricoltura sostenibile
Secondo John Cussans, specialista nella gestione delle erbe infestanti presso la società di consulenza ADAS, il glifosato ha contribuito alla diffusione di pratiche agricole più ecologiche, in particolare dell’agricoltura rigenerativa. Questa metodologia punta a migliorare la salute del suolo, riducendo al minimo l’erosione e favorendo l’accumulo di carbonio attraverso una lavorazione minima della terra.
Nel Regno Unito, il glifosato viene principalmente utilizzato per eliminare ogni vegetazione prima della semina, permettendo così agli agricoltori di evitare l’aratura, una pratica che può compromettere la qualità del terreno.
“La scoperta di erbe infestanti resistenti potrebbe mettere a rischio la nostra capacità di trasformare il sistema agricolo,” spiega Cussans, il cui team ha confermato la resistenza del loglio italico attraverso test condotti in serra.
La resistenza al glifosato: un problema globale
Le erbe infestanti rappresentano una delle principali sfide per gli agricoltori di tutto il mondo. Paul Neve, esperto dell’Università di Copenaghen, sottolinea come queste piante causino una perdita di resa delle colture superiore a quella dovuta a insetti o patogeni.
Attualmente, almeno 56 specie di erbe infestanti hanno sviluppato una resistenza al glifosato in diversi punti del pianeta, tra cui gli Stati Uniti e l’Argentina, dove l’utilizzo massiccio dell’erbicida è stato associato a coltivazioni geneticamente modificate.
Tuttavia, Neve evidenzia che, nonostante il primo caso di resistenza al glifosato sia stato documentato oltre 30 anni fa, il fenomeno non si è trasformato in una crisi su larga scala. Le erbe infestanti resistenti tendono infatti a diffondersi più lentamente rispetto agli insetti immuni agli insetticidi, il che consente agli agricoltori di adottare strategie preventive per limitarne la propagazione.
Strategie per contrastare le erbe infestanti resistenti
Gli esperti suggeriscono che gli agricoltori non dovrebbero affidarsi esclusivamente al glifosato, ma adottare una gestione integrata delle infestanti. Tra le misure consigliate vi sono:
- La pulizia accurata dei macchinari agricoli per evitare la dispersione accidentale dei semi
- L’implementazione di una rotazione colturale strategica
- L’uso di coperture vegetali per limitare la crescita delle erbe infestanti
Secondo Helen Metcalfe del Rothamsted Research, il glifosato è considerato un erbicida a basso impatto ambientale rispetto ad altre alternative chimiche, in quanto presenta scarsa bioaccumulazione e una bassa tossicità. Tuttavia, per garantire un’agricoltura sostenibile nel lungo periodo, sarà necessario sviluppare un approccio più diversificato nella gestione delle infestanti.
Un fenomeno che si evolve lentamente nel Regno Unito
Il team di Cussans ha intensificato il monitoraggio della resistenza al glifosato nel Regno Unito a partire dal 2018, testando oltre 300 campioni di loglio italico. Le analisi suggeriscono che le piante resistenti scoperte nel Kent si siano evolute localmente, piuttosto che essere state introdotte da un’altra regione.
Un aspetto interessante è che nel Regno Unito la resistenza al glifosato sembra essersi sviluppata più lentamente rispetto ad altri paesi. Questo potrebbe essere dovuto alla mancanza di colture geneticamente modificate nel paese, che altrove hanno favorito un uso intensivo dell’erbicida. In assenza di queste varietà resistenti, il glifosato viene utilizzato solo prima della semina e non direttamente sulle colture in crescita, riducendo la pressione selettiva sulle erbe infestanti.
L’evoluzione di piante resistenti agli erbicidi rappresenta una delle sfide più complesse per il futuro dell’agricoltura sostenibile. Mentre il glifosato continua a svolgere un ruolo chiave nella gestione delle infestanti, il suo utilizzo dovrà essere affiancato da strategie più flessibili e innovative per preservare la produttività delle colture senza compromettere la salute del suolo.