L’importanza delle misurazioni geomagnetiche per la meteorologia spaziale e il contributo innovativo dell’Inaf di Torino.
Il progetto Swelto (Space Weather Laboratory in Turin Observatory), promosso dall’Inaf di Torino, ha come obiettivo principale l’installazione di strumenti all’avanguardia per monitorare i disturbi dello spazio circumterrestre causati dall’attività solare. L’installazione del nuovo magnetometro FluxGate rappresenta un passo significativo verso il miglioramento delle misurazioni geomagnetiche in Italia.
Misurazioni spaziali e il progetto Swelto
Nel corso degli anni, il progetto Swelto si è distinto per la rilevazione di fenomeni di grande rilevanza scientifica, come il Sudden Ionospheric Disturbance (SID), correlato a brillamenti solari di classe X. Tali fenomeni, osservati attraverso antenne radio passive, evidenziano come i segnali radio sub-ionosferici siano alterati dalla variazione di densità elettronica nella ionosfera a seguito di emissioni ultraviolette estreme (EUV) generate dai brillamenti.
Parallelamente, l’attenzione è stata rivolta alle misurazioni delle perturbazioni del campo geomagnetico terrestre durante le tempeste geomagnetiche, fenomeni che influenzano la magnetosfera e l’ionosfera terrestre. Queste variazioni sono tipicamente rilevate grazie alla rete di osservatori geomagnetici italiani gestiti dall’Ingv, situati in località come Castello Tesino, L’Aquila, Duronia e Lampedusa, oltre che in Antartide. I dati raccolti contribuiscono alla rete internazionale InterMagnet, che monitora in tempo reale il campo geomagnetico globale.
Installazione del nuovo magnetometro FluxGate
A novembre 2024, è stato installato presso l’Inaf di Torino un magnetometro FluxGate, progettato per misurare con elevata precisione le variazioni del campo geomagnetico. Il dispositivo, situato vicino alla cupola Marcon a circa un metro di profondità, offre un’accuratezza di 0,5 nT, garantendo misurazioni affidabili riducendo al minimo le interferenze ambientali.
Questa tecnologia è stata immediatamente testata durante la tempesta geomagnetica di Capodanno 2025, un evento di classe G4 che ha generato spettacolari aurore visibili anche dall’Italia. La tempesta ha raggiunto il picco il 1º gennaio 2025, quando il magnetometro ha registrato un indice Dst locale di -277 nT, un dato che conferma l’efficacia del sistema rispetto al valore ufficiale di -215 nT registrato dal World Data Center for Geomagnetism di Kyoto.
Risultati preliminari e prospettive future
Le misurazioni effettuate hanno permesso di delineare con precisione le fasi della tempesta geomagnetica, inclusa la “main phase”, caratterizzata da una rapida diminuzione dell’indice-Dst, e la successiva “recovery phase”, tuttora in corso. Questi risultati sottolineano l’efficienza del nuovo sensore dell’Inaf di Torino, rendendolo uno strumento fondamentale per la meteorologia spaziale italiana.
In futuro, i dati del magnetometro saranno pubblicati in quasi tempo reale sul portale del progetto Swelto, insieme alle misurazioni della sonda Ace e agli indici forniti da Kyoto. Questo contribuirà a migliorare la comprensione dei fenomeni geomagnetici e a offrire un accesso più rapido e accurato ai dati per la comunità scientifica.