Il deserto di Atacama, situato nel Cile settentrionale, è noto per ospitare alcuni dei cieli più limpidi e bui del pianeta. Questo ambiente unico ha reso la regione il fulcro di numerosi osservatori astronomici, tra cui il celebre Cerro Paranal, sede del Very Large Telescope (VLT) dell’Osservatorio Europeo Australe (ESO). Tuttavia, un nuovo megaprogetto industriale, promosso dalla società AES Andes, sta mettendo a rischio questo prezioso patrimonio naturale e scientifico.
Dettagli del progetto AES Andes
Il progetto, guidato dalla AES Andes, una controllata della multinazionale statunitense AES Corporation, prevede la realizzazione di un complesso industriale su un’area di circa 3.000 ettari, equivalenti a un terzo della superficie di Manhattan. Questo piano comprende:
- La costruzione di impianti per la produzione di idrogeno e ammoniaca.
- L’installazione di migliaia di generatori.
- La realizzazione di un porto industriale.
Le possibili ubicazioni del progetto si trovano tra i 5 e gli 11 chilometri dall’osservatorio di Paranal, una vicinanza che potrebbe avere conseguenze devastanti per l’ambiente e le osservazioni astronomiche.
Impatti ambientali e astronomici
Secondo l’ESO, l’implementazione di questo progetto industriale potrebbe compromettere irrimediabilmente le condizioni atmosferiche ideali che caratterizzano il deserto di Atacama. Tra le principali preoccupazioni emergono:
- Inquinamento luminoso: Le luci provenienti dagli impianti industriali potrebbero alterare la luminosità naturale del cielo notturno, rendendo difficile l’osservazione di oggetti celesti.
- Emissioni di polveri: Le attività di costruzione e operazione genererebbero una significativa quantità di polvere, riducendo la qualità dell’aria e aumentando la turbolenza atmosferica.
- Turbolenza atmosferica: Il movimento di grandi masse d’aria calda sopra le installazioni industriali potrebbe distorcere le osservazioni astronomiche, diminuendo la nitidezza delle immagini.
Il Direttore Generale dell’ESO, Xavier Barcons, ha espresso forte preoccupazione: “La vicinanza del megaprogetto industriale di AES Andes a Paranal rappresenta un rischio critico per i cieli notturni più incontaminati del pianeta.”
Un patrimonio per tutta l’umanità
Il deserto di Atacama è una delle poche regioni al mondo dove l’inquinamento luminoso è quasi inesistente, un elemento cruciale per gli studi astronomici. Oltre al Very Large Telescope, altri strumenti fondamentali si trovano nella regione, come l’ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), e il Telescopio Estremamente Grande (ELT), attualmente in costruzione.
Secondo Itziar de Gregorio, rappresentante dell’ESO in Cile, “i cieli di Paranal sono un patrimonio naturale che va oltre i confini del Cile, offrendo benefici per tutta l’umanità”. La preservazione di questi cieli è cruciale non solo per la ricerca astronomica, ma anche per mantenere vivo un legame con il cielo notturno, una parte essenziale del nostro patrimonio culturale.
Nostalgia del cielo stellato
Il fenomeno crescente dell’inquinamento luminoso sta riducendo la possibilità di osservare le stelle in molte parti del mondo. Questa perdita ha dato origine a un sentimento definito “nostalgia”, una sorta di rimpianto collettivo per la sparizione del cielo stellato. L’impatto non è solo estetico o culturale: recenti studi suggeriscono che l’eccessiva esposizione all’illuminazione artificiale potrebbe influire negativamente sulla salute umana. Una ricerca ha persino evidenziato un possibile legame tra inquinamento luminoso e l’insorgenza della malattia di Alzheimer in persone sotto i 65 anni.
Possibili soluzioni
Gli esperti invitano la AES Andes a valutare ubicazioni alternative per il progetto industriale, in modo da ridurre i potenziali danni ambientali e preservare uno dei pochi luoghi al mondo dove è possibile studiare l’universo con tale precisione. La scelta di un sito meno impattante potrebbe rappresentare un compromesso tra sviluppo industriale e tutela del patrimonio scientifico e naturale.
Il futuro di Paranal e dei suoi cieli incontaminati dipende ora dalle decisioni che verranno prese nei prossimi mesi.