New York ha compiuto un passo epocale nella battaglia contro i cambiamenti climatici, trasformando in legge il superfondo climatico nelle ultime ore del 2024. La nuova normativa, firmata dalla governatrice Kathy Hochul, applica il principio “chi inquina paga” alle emissioni di gas serra, trattandole come forme di inquinamento equivalenti a quelle tradizionali di suolo e acqua. L’obiettivo è ambizioso: recuperare 75 miliardi di dollari in 25 anni dalle principali compagnie petrolifere e del gas, attraverso contributi annuali di 3 miliardi di dollari.
Questa legislazione rappresenta la seconda iniziativa del genere negli Stati Uniti, dopo il Vermont, che a maggio ha approvato il primo superfondo climatico. La mossa di New York rafforza un crescente impegno tra gli stati del Nordest, tra cui Massachusetts, Maryland e California, che stanno esplorando modelli simili per affrontare i costi delle devastazioni climatiche.
Cosa prevede il superfondo climatico di New York?
La legge crea un fondo per finanziare la ricostruzione dopo i disastri climatici e per aggiornare le infrastrutture in modo da renderle più resilienti a eventi meteorologici estremi. Si tratta di una risposta necessaria per uno stato che ha già sperimentato i costi elevati di tempeste, nevicate e inondazioni.
Tra i progetti finanziabili dalla legge figurano interventi fondamentali come il miglioramento dei sistemi di drenaggio e trattamento delle acque, l’adeguamento di strade e ponti, e l’installazione di spazi verdi nelle aree urbane per mitigare il fenomeno delle isole di calore. Inoltre, vengono inclusi programmi sanitari per prevenire malattie e lesioni legate ai cambiamenti climatici. Il Dipartimento per la Conservazione Ambientale dello Stato di New York sarà responsabile della gestione e distribuzione dei fondi.
Secondo la FEMA, ogni dollaro investito in infrastrutture di mitigazione permette di risparmiare tra i 4 e i 7 dollari in costi di riparazione, sottolineando l’importanza di una pianificazione preventiva.
L’opposizione delle compagnie petrolifere
Come accaduto nel Vermont, la legge di New York ha già attirato le critiche dell’industria petrolifera, che considera questa misura una forma di tassa punitiva sull’energia. L’American Petroleum Institute ha dichiarato che valuterà le proprie opzioni legali per contrastare la normativa. Le sfide giudiziarie saranno probabilmente lunghe e complesse, soprattutto perché questioni simili sono già in corso presso i tribunali federali.
I costi crescenti dei cambiamenti climatici
New York ha vissuto in prima persona gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. Solo poche settimane prima dell’approvazione della legge, una tempesta di neve eccezionale ha colpito 11 contee nello stato nord-occidentale, da Buffalo a Syracuse, causando blackout e emergenze stradali. Durante l’estate, piogge torrenziali nella Contea di Suffolk hanno provocato inondazioni improvvise che hanno distrutto dighe, danneggiato edifici e costretto migliaia di residenti ad affrontare costi elevati per la ricostruzione.
Secondo le stime, saranno necessari almeno 150 miliardi di dollari entro il 2050 per coprire le spese di ricostruzione e per rendere le infrastrutture dello stato più resistenti ai disastri climatici. La legge del superfondo, dunque, rappresenta un primo passo per affrontare un problema di portata colossale.
Una pressione crescente su scala nazionale
L’approvazione della legge a New York potrebbe accelerare l’adozione di misure simili in altri stati. Il Massachusetts e il Maryland hanno già proposto disegni di legge basati sul modello newyorkese, mentre il New Jersey ha espresso il proprio interesse a seguire l’esempio. Tuttavia, gli esperti avvertono che un approccio frammentato, basato su singole iniziative statali, potrebbe generare un sistema incoerente di regolamentazioni.
Nonostante ciò, questo movimento potrebbe esercitare una pressione significativa sul governo federale affinché adotti una soluzione uniforme. Attualmente, però, il Federal Polluters Pay Climate Fund Act è bloccato al Congresso, lasciando agli stati la responsabilità di trovare soluzioni indipendenti.
Le prospettive future
Se da un lato l’implementazione del superfondo climatico rappresenta un passo avanti cruciale, dall’altro rimangono molte incognite. Le sfide legali potrebbero ritardare l’applicazione delle leggi, e la questione della loro costituzionalità potrebbe essere decisa dalla Corte Suprema. Tuttavia, nel breve termine, l’obiettivo principale è ridurre il carico finanziario sui contribuenti, che al momento sostengono il 100% dei costi dei disastri climatici.
Secondo gli esperti, iniziative come quelle del Vermont e di New York sono strumenti per recuperare i costi piuttosto che per ridurre direttamente l’uso di combustibili fossili. Tuttavia, un’implementazione diffusa di queste leggi potrebbe incentivare un cambiamento più ampio e accelerare la transizione verso un sistema energetico sostenibile.