Un nuovo studio, pubblicato su Current Biology, getta luce su un comportamento curioso e affascinante degli scimpanzé: la tendenza a urinare in gruppo. Secondo i ricercatori dell’Università di Kyoto, questo fenomeno, che hanno definito “urinazione contagiosa”, potrebbe avere radici profonde nelle dinamiche sociali ed evolutive della specie.
Il fenomeno dell’urinazione contagiosa
L’osservazione è avvenuta presso il Kumamoto Sanctuary, dove un gruppo di 20 scimpanzé in cattività è stato monitorato per oltre 600 ore. Durante questo periodo, sono stati registrati quasi 1.330 episodi di urinazione. I ricercatori hanno notato che gli scimpanzé non urinano casualmente o in modo indipendente: spesso un’urinazione individuale innesca una sorta di “reazione a catena” tra i membri del gruppo.
Ena Onishi, autrice principale dello studio e dottoranda all’Università di Kyoto, ha spiegato che questo comportamento ha delle somiglianze con lo sbadiglio contagioso, un fenomeno già documentato sia negli esseri umani che nei primati. Tuttavia, l’urinazione contagiosa rappresenta un ambito completamente inesplorato.
“Negli esseri umani, esiste un comportamento sociale chiamato tsureshon, ossia urinare insieme, spesso per consolidare legami sociali,” ha dichiarato Onishi. “Abbiamo scoperto che qualcosa di simile potrebbe essere presente anche negli scimpanzé, suggerendo che questo fenomeno abbia origini evolutive.”
Sincronizzazione delle minzioni
Analizzando i dati raccolti, i ricercatori hanno concluso che le urinazioni degli scimpanzé si verificano in modo sincronizzato più spesso di quanto accadrebbe per puro caso. L’osservazione ha rivelato che la prossimità fisica gioca un ruolo cruciale: gli scimpanzé tendono a imitarsi a vicenda quando sono vicini, ma la vicinanza sociale, intesa come legame tra individui, non sembra influire sul comportamento.
“Ci aspettavamo che le relazioni sociali fossero un fattore determinante, come accade per lo sbadiglio contagioso, dove coppie socialmente vicine mostrano una maggiore sincronizzazione,” ha osservato Onishi. “Ma i dati non supportano questa ipotesi. La prossimità fisica ha avuto un’influenza decisamente più forte.”
Il ruolo della gerarchia sociale
Un aspetto sorprendente emerso dallo studio riguarda l’impatto della gerarchia sociale sull’urinazione contagiosa. Gli scimpanzé di rango più elevato tendevano a urinare per primi, mentre quelli di status inferiore rispondevano a loro. Questo suggerisce che il comportamento potrebbe essere influenzato dal ruolo dominante all’interno del gruppo.
“Gli scimpanzé di rango inferiore erano molto più propensi a seguire l’esempio degli individui di rango superiore,” ha affermato Onishi. “Questo risultato ci ha sorpreso, poiché non ci aspettavamo che il rango sociale avesse un impatto così evidente.”
Implicazioni evolutive e sociali
Il team di ricerca ritiene che il fenomeno dell’urinazione contagiosa possa avere implicazioni significative per la comprensione della coesione sociale nei gruppi di scimpanzé. Il comportamento sincronizzato potrebbe servire a rafforzare i legami tra individui o a mantenere l’ordine all’interno del gruppo.
Shinya Yamamoto, professore associato presso l’Università di Kyoto e coautore dello studio, ha sottolineato l’importanza di queste scoperte: “Questo studio apre una nuova finestra sulla comprensione delle dinamiche sociali dei primati. Le funzioni e i meccanismi alla base di questo comportamento restano ancora un mistero, ma i risultati sollevano domande intriganti sulle sue possibili finalità evolutive.”
Uno sguardo al futuro della ricerca
Sebbene questo sia il primo studio formale sull’urinazione contagiosa in qualsiasi specie, gli autori ritengono che il fenomeno meriti ulteriori approfondimenti. Potrebbe trattarsi di un comportamento con radici profonde, condiviso non solo dagli scimpanzé, ma anche da altri primati e, forse, dagli esseri umani.
Le implicazioni di questa scoperta vanno ben oltre la semplice curiosità scientifica, offrendo nuove prospettive sull’importanza delle interazioni sociali e delle gerarchie nei gruppi di primati. Questi risultati evidenziano quanto i comportamenti apparentemente banali possano rivelarsi strumenti fondamentali per comprendere le dinamiche complesse che regolano le relazioni tra gli individui di una specie.