Perduta, riscoperta e in pericolo di estinzione, l’aragosta degli alberi, o insetto stecco dell’Isola di Lord Howe, racconta una storia di resilienza straordinaria. Questo raro insetto ha trovato rifugio su Ball’s Pyramid, una spettacolare formazione rocciosa marina situata nel Mar di Tasman, a circa 23 chilometri dall’Isola di Lord Howe.
Una creatura straordinaria e antica
L’aragosta degli alberi, conosciuta scientificamente come Dryococelus australis, è un insetto dal fascino preistorico. Misura dai 15 ai 20 centimetri di lunghezza, con un corpo scuro e robusto, sei zampe sottili e un aspetto che la rende unica tra i fasmidi, il gruppo di insetti a cui appartiene. Questa specie è originaria dell’Isola di Lord Howe, un piccolo arcipelago tra Australia e Nuova Zelanda, ma la sua popolazione fu dichiarata estinta negli anni Venti del Novecento a causa dell’introduzione accidentale di ratti neri.
Una catastrofe ecologica sull’Isola di Lord Howe
Nel 1918, il naufragio della nave SS Makambo portò i ratti sull’isola, causando la devastazione della fauna locale. I roditori si moltiplicarono rapidamente, sterminando non solo l’aragosta degli alberi, ma anche cinque specie di uccelli, tredici invertebrati e due piante native. Entro pochi anni, si pensò che l’aragosta degli alberi fosse scomparsa per sempre.
Tuttavia, negli anni Sessanta iniziarono a circolare racconti su ritrovamenti di pelli di insetto su Ball’s Pyramid, una torre vulcanica che si erge per 562 metri sopra il livello del mare. Questo affioramento roccioso, disabitato e inaccessibile, sembrava l’ultimo rifugio di questa specie straordinaria.
La riscoperta nel 2001: un miracolo della natura
Nel 2001, una spedizione scientifica confermò l’esistenza dell’aragosta degli alberi su Ball’s Pyramid. A 64 metri sopra il livello del mare, su un unico arbusto di Melaleuca, furono trovati esemplari vivi di questa specie che si credeva estinta. Tra di loro c’erano tre individui, simboli viventi di resistenza e adattamento.
Questa scoperta segnò l’inizio di un programma di allevamento in cattività. Nel 2003, quattro insetti furono raccolti e portati allo Zoo di Melbourne, dove una coppia, soprannominata Adamo ed Eva, diede il via a una nuova generazione.
Il programma di conservazione: risultati straordinari
Grazie agli sforzi di conservazione, l’allevamento in cattività ha raggiunto risultati incredibili. Entro il 2022, erano nati quasi 19.000 esemplari di aragosta degli alberi. Lo Zoo di Melbourne e lo Zoo di San Diego hanno svolto un ruolo cruciale in questo successo. Nel 2023, lo Zoo di San Diego ha persino aperto un habitat specializzato per permettere ai visitatori di osservare questa specie unica.
Studi genetici condotti nel 2017 hanno confermato che gli esemplari di Ball’s Pyramid appartengono alla stessa specie di quelli originari dell’Isola di Lord Howe. La somiglianza genetica, con meno dell’1% di differenza, ha dissipato ogni dubbio: Dryococelus australis non è estinta.
Minacce persistenti per l’insetto più raro del mondo
Nonostante i progressi nella conservazione, questa specie è ancora classificata come in pericolo critico dalla Lista Rossa dell’IUCN. La popolazione selvatica di Ball’s Pyramid conta tra 9 e 35 individui, rendendo la sopravvivenza della specie estremamente fragile.
Le principali minacce includono eventi climatici estremi, come tempeste e siccità, che possono devastare l’habitat limitato di Ball’s Pyramid. Inoltre, le piante di Melaleuca, essenziali per la sopravvivenza dell’insetto, sono minacciate dall’invasione di viti non native.
Il rischio di bracconaggio è un altro problema. L’interesse scientifico e la rarità della specie attirano l’attenzione, ma ogni prelievo illegale potrebbe compromettere seriamente la sopravvivenza di questa piccola popolazione.
La speranza di una reintroduzione sull’Isola di Lord Howe
Un barlume di speranza è rappresentato dal successo dell’eradicazione dei ratti sull’Isola di Lord Howe. Dopo anni di sforzi intensivi, nel 2023 il Consiglio dell’Isola di Lord Howe ha dichiarato che non sono stati rilevati roditori vivi per oltre due anni. Questo risultato rappresenta una pietra miliare fondamentale per la possibilità di reintrodurre l’aragosta degli alberi nella sua casa originaria.
Con il supporto delle comunità locali e degli esperti di conservazione, il futuro di questa specie straordinaria potrebbe riservare nuove opportunità. La storia dell’aragosta degli alberi dimostra che, anche di fronte alle avversità più grandi, la natura trova modi straordinari per resistere e prosperare.