Le inondazioni del giorno di Capodanno hanno causato una devastazione senza precedenti a Meadow Mill, un ex cotonificio riqualificato in appartamenti a Stockport, nel Greater Manchester. Oltre 400 persone sono state costrette a lasciare le loro abitazioni, trovandosi ora in una situazione di estrema precarietà, senza risposte concrete sulle tempistiche per il ritorno a casa.
Residenti allo stremo: “Non possiamo più permetterci gli hotel”
Tra i più colpiti c’è David Howarth, 58 anni, dipendente dell’aeroporto di Manchester, che è stato costretto a tornare nel suo appartamento, privo di elettricità, acqua e riscaldamento, perché non aveva più risorse economiche per restare in hotel. Howarth, che ha visto anche la sua auto distrutta dall’acqua, ha raccontato di sentirsi abbandonato. “Questo sta rovinando la mia vita”, ha dichiarato, aggiungendo che il suo agente immobiliare, Julian Wadden, gli ha suggerito di anticipare i soldi per l’hotel, con la promessa di un successivo rimborso tramite assicurazione. Tuttavia, senza fondi disponibili, è stato costretto a tornare in condizioni difficili.
Giovani coppie e famiglie in difficoltà
La situazione è altrettanto complicata per la coppia di 19enni Hannah Miles e Bradley Mullen, che stanno lottando per sostenere i costi dei pasti e degli hotel. “Non abbiamo un posto dove cucinare o lavarci i vestiti,” ha detto Hannah, evidenziando come la maggior parte delle loro risorse economiche sia destinata al pagamento dell’affitto.
Questa giovane coppia, come molti altri inquilini, si è trasferita a Meadow Mill in cerca di un’abitazione stabile, ma le inondazioni hanno completamente stravolto i loro piani. L’impossibilità di avere un supporto adeguato ha messo in luce le difficoltà di chi non ha grandi risorse economiche per fronteggiare una simile emergenza.
Danni alle proprietà e alle attività lavorative
Anche chi aveva appena acquistato un appartamento ha subito perdite significative. Joe Bevan, residente da appena un mese, è stato costretto a tornare dai suoi genitori a Stockport. Nonostante si senta fortunato ad avere un luogo dove stare, ha perso il furgone e l’attrezzatura sportiva con cui gestiva la propria attività. “È frustrante non sapere quanto tempo ci vorrà per tornare,” ha spiegato. Come molti altri, chiede più aggiornamenti e una maggiore chiarezza sulla situazione.
Manutenzione e riparazioni: ritardi e mancanza di chiarezza
Il piano terra dell’edificio è stato devastato dalle inondazioni, con danni che hanno coinvolto una sottostazione elettrica e contaminato gli spazi con acqua sporca. Il gestore immobiliare, CERT, ha spiegato che sono necessari “lavori estesi” per ripristinare i servizi essenziali. Tuttavia, i residenti lamentano la mancanza di una tempistica chiara, rimanendo all’oscuro su quando potranno tornare a vivere nelle loro abitazioni.
Secondo CERT, i lavori per l’installazione di generatori temporanei sono in corso, ma i residenti continuano a sentirsi abbandonati. Shine Thomas, un altro inquilino, ha raccontato di essersi svegliato il giorno di Capodanno senza elettricità, trovando l’acqua dell’alluvione sotto il suo appartamento. Ora è ospitato dalla sua famiglia a Offerton, ma non ha ricevuto alcun aggiornamento concreto dall’agente immobiliare.
La risposta del gestore
CERT ha dichiarato di comprendere le difficoltà affrontate dai residenti, sottolineando che tutti gli interessati, inclusi locatari e proprietari, continuano a essere aggiornati. Tuttavia, le famiglie e gli individui colpiti dal disastro denunciano un forte senso di impotenza.
L’evento del Capodanno ha messo in luce non solo i limiti delle infrastrutture esistenti, ma anche la necessità di un sistema di supporto più robusto per affrontare emergenze climatiche sempre più frequenti.