Dopo più di 100 anni di assenza, il petrello delle tempeste polinesiano, un uccello marino in via di estinzione, è tornato sull’isola di Kamaka, situata nella Polinesia Francese. Questo straordinario evento segna una vittoria significativa per i progetti di conservazione ambientale, che hanno permesso il ritorno di questa specie grazie a interventi mirati e innovativi.
Il problema dei ratti invasivi
L’isola di Kamaka, un piccolo paradiso del sud dell’Oceano Pacifico, era stata abbandonata dai petrelli delle tempeste a causa dell’introduzione dei ratti invasivi, che hanno rappresentato una grave minaccia per gli uccelli nidificanti a terra. Le uova e i piccoli, incapaci di volare, erano particolarmente vulnerabili alla predazione, portando alla completa scomparsa della specie dall’isola.
Negli ultimi anni, un team internazionale di esperti, in collaborazione con organizzazioni come Island Conservation e SOP MANU, ha intrapreso un progetto ambizioso per eradicare i roditori dall’isola. Nel 2022, l’obiettivo è stato raggiunto grazie a un uso innovativo di droni che hanno distribuito esche per eliminare i ratti. Questo ha creato le condizioni ideali per la rinaturalizzazione dell’ecosistema.
La strategia di attrazione sociale
Dopo aver liberato l’isola dai predatori invasivi, il passo successivo è stato quello di convincere i petrelli delle tempeste a ritornare. Per farlo, il team ha adottato una tecnica chiamata “attrazione sociale”, utilizzando registrazioni dei suoni di una colonia attiva su un’isola vicina.
A marzo 2024, due sistemi audio alimentati a energia solare sono stati installati su Kamaka per trasmettere questi suoni. Le registrazioni sono state integrate da scatole nido appositamente progettate e telecamere a rilevamento di movimento per monitorare eventuali ritorni. I risultati non si sono fatti attendere: entro un mese, il primo petrello delle tempeste è stato avvistato mentre esplorava l’isola.
I primi segnali di nidificazione
Il successo della strategia di attrazione è stato confermato a giugno 2024, quando diversi petrelli delle tempeste sono stati visti utilizzare le tane artificiali. Secondo Thomas Ghestemme di SOP MANU, “i petrelli hanno iniziato a visitare l’isola all’inizio della stagione di nidificazione e sono diventati ospiti regolari, trascorrendo tempo anche nelle scatole nido”. Questo rappresenta un passo cruciale per una specie la cui popolazione globale è stimata tra 250 e 1.000 individui.
Impatto ecologico e speranze per il futuro
Il ritorno del petrello delle tempeste polinesiano sull’isola di Kamaka non è solo una vittoria per la biodiversità, ma ha anche un impatto significativo sull’ecosistema locale. Come spiega Tehotu Reasin, proprietario terriero dell’isola, questi uccelli marini trasportano nutrienti essenziali dall’oceano alla terraferma. Questi nutrienti, a loro volta, arricchiscono il suolo dell’isola e il sistema marino circostante, portando benefici a specie come pesci e coralli.
Coral Wolf, Conservation Impact Manager di Island Conservation, sottolinea l’importanza di questo risultato: “Il rapido ritorno di questi uccelli ci offre una rara opportunità per creare un’altra popolazione riproduttiva sicura. Questo progresso dà speranza per il futuro della specie”.
Il successo del progetto dimostra che, con interventi mirati e collaborazioni internazionali, è possibile invertire i danni causati dalle attività umane e dalle specie invasive, restituendo agli ecosistemi fragili l’equilibrio necessario per prosperare.