Gli scimpanzé moderni condividono sorprendenti somiglianze con gli antichi ominini nella scelta degli strumenti di pietra. Un nuovo studio rivela che questi primati selezionano gli strumenti di roccia in modo simile ai primi esseri umani del periodo Olduvaiano, risalente a circa 2,5 milioni di anni fa. Questa scoperta offre un’opportunità unica per esplorare le differenze nell’uso della tecnologia tra i primati non umani e gli antichi ominini, estendendo la nostra comprensione dell’evoluzione tecnologica umana.
L’uso degli strumenti: un elemento chiave per comprendere l’evoluzione umana
La relazione tra tecnologia e evoluzione umana ha da sempre rappresentato un tema centrale per gli studiosi. Sebbene l’uso degli strumenti sia spesso associato all’emergere del genere Homo, recenti scoperte hanno spinto questa narrazione molto più indietro nel tempo. Fossili di ossa con segni di macellazione risalenti a 3,4 milioni di anni fa e strumenti Lomekwiani di 3,3 milioni di anni dimostrano che l’utilizzo di strumenti precede di milioni di anni l’apparizione dei primi membri del nostro genere.
Tuttavia, distinguere tra gli strumenti creati e utilizzati dagli ominini e quelli utilizzati da altri primati rappresenta una sfida complessa. Gli strumenti non sono solo oggetti utili, ma riflettono un insieme di comportamenti culturali e sociali che complicano l’interpretazione del record archeologico.
L’approccio degli scimpanzé: selezione degli strumenti basata su logica e necessità
Un metodo promettente per analizzare queste dinamiche è lo studio della selezione e del trasporto dei materiali da parte degli scimpanzé. Questi primati mostrano una notevole capacità di valutare le proprietà fisiche degli strumenti, come peso e dimensioni, per determinare quale sia più adatto a un compito specifico. Per esempio, gli scimpanzé che praticano la rottura delle noci scelgono strumenti in base a regole precise, dimostrando un’attenzione particolare alla durata e all’efficienza del materiale scelto.
Curiosamente, le scelte degli scimpanzé non sono sempre basate sulla pura efficienza. In alcune comunità, le preferenze per certi tipi di strumenti sembrano essere influenzate da fattori culturali e sociali, con decisioni condivise tra i membri del gruppo anche quando non ottimizzano il risultato. Questo comportamento solleva domande intriganti su quanto le interazioni sociali abbiano influenzato anche gli ominini nella loro selezione degli strumenti.
Parallelismi con gli strumenti Olduvaiani
Gli strumenti di pietra Olduvaiani, considerati i più antichi esempi di tecnologia umana, mostrano una selezione delle pietre basata su proprietà specifiche, come la capacità di fratturarsi o la resistenza all’usura. Tuttavia, non è ancora chiaro come i primi ominini fossero in grado di identificare tali caratteristiche e di scegliere il materiale migliore per ogni necessità.
Secondo lo studio condotto da David Royce Braun e colleghi, ci sono somiglianze significative tra i comportamenti di selezione degli scimpanzé e quelli degli ominini del passato. Nonostante le differenze nei motivi per cui vengono selezionati gli strumenti – ad esempio, rompere noci rispetto alla macellazione – i criteri utilizzati mostrano un’attenzione simile alle proprietà meccaniche delle pietre.
Gli esperimenti di selezione delle pietre a Bossou
Il team di ricercatori ha condotto uno studio a Bossou, in Guinea, per comprendere meglio i criteri di selezione delle pietre da parte degli scimpanzé. Utilizzando esperimenti controllati, sono stati introdotti nuovi tipi di roccia, valutati in base a proprietà come durezza, elasticità e resistenza al rimbalzo. Queste rocce, più dure e durevoli rispetto a quelle comunemente disponibili nella foresta, sono state analizzate per capire come influenzassero le scelte degli scimpanzé.
I risultati hanno mostrato che i primati preferivano pietre dure come martelli e materiali più morbidi per le incudini, suggerendo una comprensione pratica delle proprietà meccaniche dei materiali. Gli scimpanzé adulti sembravano acquisire queste competenze attraverso l’apprendimento individuale, mentre i più giovani tendevano a imitare gli strumenti utilizzati dagli adulti.
Implicazioni per l’evoluzione degli ominini
Le conclusioni dello studio suggeriscono che anche gli ominini potrebbero aver basato le loro scelte di materiali su un mix di apprendimento individuale e influenze sociali. Tuttavia, a differenza degli esseri umani moderni, non è necessario ipotizzare un sofisticato sistema di apprendimento sociale per spiegare la diffusione degli strumenti Olduvaiani. È possibile che le pietre accumulate nei paesaggi del Pleistocene abbiano fornito informazioni indirette sulle proprietà dei materiali, facilitando la selezione senza bisogno di osservazione diretta.
Questo scenario apre nuove prospettive sull’interazione tra apprendimento, cultura e tecnologia nei primi stadi dell’evoluzione umana, offrendo spunti per comprendere meglio il comportamento dei nostri antenati e la loro capacità di sfruttare il mondo naturale.