Alcuni atomi di carbonio presenti nel nostro corpo potrebbero aver attraversato il cosmo per migliaia di anni luce prima di tornare nella Via Lattea, molto prima della formazione del Sistema Solare. Questa ipotesi, sostenuta dai dati raccolti dal telescopio spaziale Hubble, è stata pubblicata su The Astrophysical Journal Letters da un team di astronomi dell’Università di Washington.
Un viaggio cosmico attraverso il mezzo circumgalattico
Secondo lo studio, elementi come carbonio, ossigeno e ferro—originati all’interno delle stelle ed espulsi nello spazio dall’esplosione di supernovae—seguono un percorso complesso intorno alla propria galassia di origine. Questo movimento avviene all’interno di una gigantesca corrente cosmica chiamata mezzo circumgalattico, una sorta di nastro trasportatore interstellare.
Questa corrente consente agli atomi espulsi dalle supernovae di allontanarsi dalla galassia per poi essere reintrodotti al suo interno. Una volta rientrati, questi elementi vengono riciclati, partecipando alla formazione di nuove stelle e pianeti.
Le osservazioni del telescopio Hubble
Grazie alle osservazioni di Hubble, il team di ricercatori ha individuato forti tracce di carbonio nel mezzo circumgalattico di ben 11 galassie, arrivando a distanze di 391.000 anni luce dalle loro strutture principali.
Samantha Garza, prima autrice dello studio, afferma:
“Ora possiamo confermare che il mezzo circumgalattico funge da enorme serbatoio sia per il carbonio che per l’ossigeno. Nelle galassie che continuano a formare stelle, questo materiale rientra poi nella galassia per alimentare il ciclo di riciclo cosmico”.
Poiché la Via Lattea è ancora attiva nella formazione stellare, è altamente probabile che una parte degli atomi di carbonio e ossigeno presenti sulla Terra abbia già compiuto un’odissea intergalattica prima di essere inglobata nel nostro ambiente.
Le implicazioni per l’evoluzione delle galassie
Jessica Werk, coautrice dello studio, sottolinea l’importanza della scoperta:
“Le implicazioni per la comprensione dell’evoluzione delle galassie e della disponibilità di carbonio per la formazione di nuove stelle sono estremamente affascinanti”.
Questo significa che gli atomi essenziali alla vita non solo si diffondono attraverso il cosmo, ma possono anche trascorrere un lungo periodo fuori dalla galassia prima di rientrarvi per contribuire alla nascita di nuovi mondi.
In altre parole, il carbonio che compone il nostro corpo potrebbe aver attraversato l’Universo intergalattico, viaggiando attraverso spazi sconfinati, prima di essere inglobato nel Sistema Solare e, successivamente, negli esseri viventi.