Le costellazioni invernali, con le loro stelle più luminose, dominano il cielo serale di fine gennaio. Orione, con la sua caratteristica cintura, è uno dei protagonisti indiscussi. Prolungando idealmente verso il basso le tre stelle della cintura, si può individuare con facilità Sirio, la stella più luminosa del cielo notturno, parte della costellazione del Cane Maggiore.
Il Toro, con la sua luminosa Aldebaran, si affianca a Perseo e all’Auriga, che brillano alti nel cielo orientale. Andromeda e Pegaso, invece, si stanno ormai ritirando verso l’orizzonte occidentale, lasciando spazio alle costellazioni che domineranno le notti primaverili.
Nella seconda parte della notte, l’Orsa Maggiore si innalza sempre di più sopra l’orizzonte, seguita dalla costellazione del Boote e dalla sua brillante stella Arturo, visibili verso est. I Gemelli e il Cancro, nel frattempo, restano alti nel cielo vicino allo zenit, arricchendo lo spettacolo celeste.
Marte: ancora visibile dopo l’opposizione
Marte, che ha raggiunto la sua opposizione il 16 gennaio, continua a essere ben visibile per gran parte della notte. Situato tra le costellazioni del Cancro e dei Gemelli, il pianeta rosso è ancora molto luminoso e riconoscibile grazie alla sua caratteristica tonalità arancione. Sebbene il suo massimo splendore sia ormai passato, Marte rimane un oggetto affascinante da osservare sia a occhio nudo sia con un telescopio, per coglierne i dettagli superficiali.
Venere e Saturno al tramonto
Dopo il tramonto, Venere continua a brillare sull’orizzonte occidentale, guadagnandosi il soprannome di “stella della sera”. Con una magnitudine di -4, il pianeta è inconfondibile per la sua luminosità straordinaria, rendendolo uno degli oggetti celesti più facili da individuare anche per i meno esperti.
Saturno, invece, si sta avviando verso una fase di minor visibilità. Ancora osservabile per breve tempo dopo il tramonto sull’orizzonte sud-occidentale, il “Signore degli Anelli” ha regalato uno spettacolo memorabile all’inizio del mese con la sua occultazione da parte della Luna del 4 gennaio. Per chi dispone di un telescopio, osservare gli anelli di Saturno resta comunque un’esperienza imperdibile.
Giove domina le prime ore della notte
Giove, il gigante gassoso, continua a essere un protagonista indiscusso del cielo serale. Visibile alto nel cielo subito dopo il tramonto, si sposta lentamente verso ovest nel corso della notte, tramontando poco dopo la mezzanotte. Con un binocolo o un piccolo telescopio, è possibile ammirare le sue lune principali – Io, Europa, Ganimede e Callisto – che danzano intorno al pianeta.
Le Quadrantidi: un ricordo spettacolare
Lo sciame meteorico delle Quadrantidi, che ha raggiunto il suo picco il 3 gennaio, ha regalato un inizio mese all’insegna delle emozioni. Le meteore di questo sciame, note per la loro luminosità e per la capacità di creare spettacolari bolidi colorati, hanno attraversato i cieli notturni con scie brevi ma intense. Anche se il fenomeno è ormai concluso, rimane uno dei momenti più memorabili di questo gennaio 2025.
Le Quadrantidi prendono il nome da un’antica costellazione chiamata Quadrans Muralis, ormai non più ufficialmente riconosciuta. Le sue stelle sono oggi incluse nella costellazione del Boote, ma il nome dello sciame meteorico è rimasto invariato, mantenendo viva la memoria storica dell’antica configurazione stellare.
Prepararsi al cielo di febbraio
Con la fine di gennaio, il cielo comincia a suggerire l’arrivo della primavera astronomica. Le costellazioni invernali iniziano a spostarsi verso ovest, lasciando spazio alle stelle e ai pianeti che domineranno i cieli dei prossimi mesi. Tuttavia, le ultime notti di gennaio offrono ancora tante occasioni per alzare gli occhi e ammirare le meraviglie dell’universo. Marte, Giove e Venere sono i protagonisti assoluti, accompagnati dalla bellezza senza tempo delle stelle.