Le rane grillo (Acris crepitans), piccole creature della famiglia Ranidae, nascondono un segreto affascinante: sono capaci di attraversare la superficie dell’acqua con una tecnica di locomozione unica e spettacolare, conosciuta come “skittering”. Questo comportamento, che ricorda una sequenza di tuffi a ripetizione, è stato studiato da un team di ricercatori attraverso l’uso di telecamere ad alta velocità, svelando dettagli sorprendenti sul loro movimento.
Il misterioso “skittering”: una definizione da ridefinire
La parola “skittering” non ha una definizione precisa, sebbene sia utilizzata nella letteratura scientifica da decenni. Risale infatti al 1949, quando un naturalista la usò per descrivere una forma di locomozione acquatica nelle rane. Tuttavia, l’attuale ricerca punta non solo a studiare questo fenomeno, ma anche a fornire una definizione scientifica più accurata.
Secondo la ricercatrice Talia Weiss, prima autrice dello studio, questa forma di movimento coinvolge salti rapidi e ripetuti sulla superficie dell’acqua, con la rana che sembra quasi “camminare” senza affondare. Ma come funziona realmente?
Uno studio in alta velocità
Per decifrare il mistero dello skittering, i ricercatori hanno filmato le rane grillo con una telecamera in grado di catturare fino a 500 fotogrammi al secondo. L’esperimento si è svolto in un serbatoio d’acqua appositamente allestito, dove le rane sono state osservate mentre saltavano da una piattaforma galleggiante all’altra.
I risultati sono stati sorprendenti. Ogni salto delle rane era composto da quattro fasi distinte: decollo, volo, rientro e recupero. Nonostante le loro dimensioni ridotte, pari a quelle del pollice di una mano umana, queste rane possono effettuare fino a otto salti consecutivi, con ogni ciclo che si completa in meno di un secondo.
Un movimento paragonato ai delfini
Il professore Jake Socha, co-autore dello studio, ha descritto il movimento delle rane come simile al “porpoising”, un comportamento osservato nei delfini che alternano immersioni e salti sulla superficie dell’acqua. Tuttavia, a differenza dei delfini, le rane grillo sono completamente sommerse prima di ogni nuovo salto. Questo dettaglio ha suscitato domande interessanti tra i ricercatori: il segreto dello skittering risiede nella struttura del loro corpo o è semplicemente una questione di proporzioni fisiche?
Socha ha sottolineato come i movimenti rapidi possano facilmente ingannare l’occhio umano. “A prima vista, sembra che la rana stia semplicemente rimbalzando come un sasso sull’acqua. In realtà, sta compiendo una serie di salti e immersioni in rapidissima successione.”
Perché le rane grillo e non altre specie?
Non tutte le rane possiedono questa straordinaria abilità. Mentre molte specie sono eccellenti saltatrici, poche mostrano il comportamento del “porpoising”. Perché? Il team di ricerca sta indagando se questa peculiarità sia legata a caratteristiche anatomiche o a specifiche esigenze ecologiche delle rane grillo.
La loro piccola dimensione potrebbe essere un fattore determinante. Corpi più piccoli offrono una minore resistenza all’acqua, permettendo un movimento più fluido e rapido sulla superficie. Tuttavia, questa teoria deve ancora essere confermata da ulteriori studi.
Il fascino delle rane grillo in movimento
Guardare una rana grillo eseguire questa sequenza di tuffi è un’esperienza quasi ipnotica. Ogni salto è un capolavoro di coordinazione e precisione, che nasconde una complessità biomeccanica straordinaria. Grazie alla tecnologia avanzata, i ricercatori sono ora in grado di analizzare i dettagli di questi movimenti, aprendo nuove prospettive sulla locomozione negli animali.
Lo studio, pubblicato nel Journal of Experimental Biology, rappresenta un passo importante per comprendere come le creature interagiscano con i loro ambienti in modi unici e spesso inaspettati. E mentre il mistero dello skittering non è ancora del tutto risolto, una cosa è certa: le rane grillo sono tra le atlete più impressionanti del regno animale.