Un piccolo asteroide, scoperto recentemente, ha attirato l’attenzione degli astronomi di tutto il mondo. Non si tratta di un evento catastrofico come quello di Tunguska del 1908, ma la sua scoperta e il suo impatto potenziale hanno suscitato grande interesse nella comunità scientifica. Questo asteroide, di dimensioni modeste, è stato individuato nelle prime ore del 3 dicembre 2024 grazie al telescopio Bok situato presso l’osservatorio di Kitt Peak, in Arizona. Al momento della scoperta, l’asteroide si trovava a una distanza di 418.000 chilometri dalla Terra e si avvicinava a una velocità di circa 11 chilometri al secondo. La sua magnitudine era di +21, rendendolo visibile solo con strumenti potenti.
Scoperta e Tracciamento dell’Asteroide
Osservazioni Iniziali
L’asteroide, temporaneamente denominato C0WEPC5, è stato rapidamente inserito nella Neo Confirmation Page del Minor Planet Center. Questo passaggio è cruciale per confermare la scoperta e permettere ad altri osservatori di seguirne il percorso. Diversi osservatori, tra cui il Magdalena Ridge di Socorro e il Lowell Discovery Telescope, hanno contribuito a monitorare l’asteroide. Anche il Faulkes Telescope North e lo Steward Observatory hanno partecipato a questa operazione di tracciamento.
Determinazione della Traiettoria
Le prime osservazioni astrometriche hanno rivelato che C0WEPC5 avrebbe colpito la Terra in una regione della Siberia. Con l’aumento delle osservazioni, la zona di impatto è stata definita con maggiore precisione. Al momento, sono state effettuate 40 osservazioni che indicano un impatto a 50 chilometri di altitudine, con coordinate di latitudine 60,85° N e longitudine 118,51° E, previsto per le 16:15 UTC del 3 dicembre 2024. Questa posizione si trova a circa 950 chilometri a sud-est dell’epicentro dell’evento di Tunguska.
Impatto e Conseguenze
Simulazione dell’Impatto
Secondo i dati forniti dal Near-Earth Objects Coordination Centre dell’Esa, l’asteroide, a un’altitudine di 100 chilometri, viaggiava a una velocità geocentrica di 15,5 chilometri al secondo. La sua traiettoria lo portava da sud-ovest a nord-est. Come accade per molti piccoli asteroidi, si prevede che C0WEPC5 si frammenterà a un’altitudine compresa tra 20 e 40 chilometri a causa dell’onda d’urto atmosferica, generando un fenomeno noto come airburst. Alcuni frammenti potrebbero raggiungere la superficie terrestre.
Ricerca delle Meteoriti
La domanda che sorge spontanea è: dove finiranno le meteoriti? In Siberia, a differenza dell’Italia, non esistono reti di camere all-sky per triangolare i fireball, come la rete Prisma coordinata dall’Inaf. In assenza di tali strumenti, è necessario calcolare uno strewn field teorico, ovvero l’area in cui potrebbero cadere i frammenti. Considerando una resistenza dell’asteroide compresa tra 1 e 5 MPa e il profilo atmosferico locale, è possibile stimare la posizione dello strewn field. L’asteroide è entrato nell’atmosfera con un’inclinazione di circa 50° rispetto alla superficie terrestre, causando una sovrapposizione dei due possibili strewn field.
Condizioni Ambientali
La zona in cui si prevede la caduta delle meteoriti è disabitata e si trova a circa 33 chilometri a nord-est del villaggio di Kiliyer. Le condizioni ambientali in questa regione sono estreme, con temperature che attualmente scendono sotto i -30 °C. Questo rende le operazioni di ricerca particolarmente difficili e richiede un’attenta pianificazione per garantire la sicurezza dei ricercatori.
Implicazioni Scientifiche
L’evento offre un’opportunità unica per studiare la composizione e la struttura degli asteroidi. La raccolta di frammenti potrebbe fornire preziose informazioni sulla formazione del sistema solare e sui processi che governano l’evoluzione degli asteroidi. Inoltre, l’analisi dei dati raccolti potrebbe migliorare la nostra capacità di prevedere e mitigare i rischi associati agli impatti di asteroidi sulla Terra.
la scoperta e il tracciamento dell’asteroide C0WEPC5 rappresentano un importante passo avanti nella nostra comprensione dei corpi celesti che orbitano vicino alla Terra. Sebbene l’impatto previsto non rappresenti una minaccia significativa, l’evento sottolinea l’importanza della sorveglianza continua e della collaborazione internazionale nella gestione dei rischi spaziali.