La stagione degli uragani del 2024 nel bacino atlantico si è conclusa, lasciando dietro di sé un bilancio di devastazione e perdite umane senza precedenti. Con un totale di 18 tempeste nominate, 11 uragani e cinque uragani di grande intensità, il 2024 ha superato di gran lunga la media stagionale, che solitamente conta 14 tempeste nominate, sette uragani e tre uragani di grande intensità. L’energia ciclonica accumulata (ACE) ha raggiunto un valore di 162, superando del 33% la media, classificando ufficialmente il 2024 come una stagione iperattiva secondo la definizione del gruppo di previsione stagionale della Colorado State University. Questo risultato è stato raggiunto nonostante una pausa di un mese nell’attività durante il picco climatico della stagione degli uragani.
Condizioni Meteorologiche Estreme
Fattori Contributivi
Le temperature record delle acque oceaniche e la ridotta cizallatura del vento sull’Atlantico tropicale hanno alimentato due uragani di Categoria 5, Beryl e Milton, separati da oltre tre mesi. Questo ha reso il 2024 la prima stagione dal 2019 a registrare due uragani di Categoria 5. Beryl ha colpito l’isola di Carriacou, Grenada, il 1° luglio come un uragano di Categoria 4 con venti di 241 km/h, diventando l’uragano più potente a toccare terra nell’Atlantico nel 2024. Milton, invece, è stato il più forte della stagione, con venti che hanno raggiunto i 290 km/h e una pressione centrale di 897 mb il 7 ottobre nel Golfo del Messico, classificandosi come il quinto uragano più potente mai registrato nell’Atlantico per pressione e il sesto per intensità del vento.
Impatto degli Uragani Beryl e Milton
Beryl e Milton non solo hanno portato distruzione con i loro venti devastanti, ma hanno anche generato un numero insolitamente elevato di tornado. Beryl ha prodotto un totale di 67 tornado, principalmente l’8 luglio nell’est del Texas, rendendolo il quinto ciclone tropicale più prolifico nella produzione di tornado mai registrato. Milton ha generato 46 tornado in Florida il 9 ottobre, diventando il ciclone tropicale più prolifico nella storia dello stato per quanto riguarda la produzione di tornado.
Conseguenze Devastanti negli Stati Uniti
Il Passaggio di Helene
L’uragano Helene è stato il più mortale e distruttivo della stagione, colpendo la regione di Big Bend in Florida il 26 settembre come una tempesta di Categoria 4 con venti di 225 km/h. Almeno 243 persone hanno perso la vita in sette stati, rendendo Helene l’uragano più mortale a colpire il territorio continentale degli Stati Uniti dal 2005, quando l’uragano Katrina causò circa 1.392 vittime. I danni causati dalle inondazioni sono stati catastrofici nel Carolina del Nord occidentale, e il conteggio finale dei danni probabilmente farà di Helene uno dei dieci uragani più costosi mai registrati.
Altri Uragani che Hanno Colpito gli Stati Uniti
Oltre a Helene, altri tre uragani hanno colpito gli Stati Uniti nel 2024, tutti lungo la costa del Golfo. L’uragano di Categoria 1 Beryl ha toccato terra in Texas l’8 luglio, causando 45 morti e danni per 7,2 miliardi di dollari. Dopo il passaggio di Beryl, circa 400 texani sono stati ricoverati per avvelenamento da monossido di carbonio a causa dell’uso di generatori per mantenere l’elettricità e l’aria condizionata nel caldo torrido di luglio. L’uragano di Categoria 1 Debby ha colpito la regione di Big Bend in Florida il 5 agosto con venti sostenuti di 129 km/h, per poi fare un secondo impatto vicino a Bulls Bay, Carolina del Sud, come tempesta tropicale l’8 agosto, causando 10 morti e danni per 2,5 miliardi di dollari. L’uragano di Categoria 2 Francine ha toccato terra l’11 settembre nel centro della Louisiana con venti di 161 km/h, causando perdite per 1,5 miliardi di dollari, ma senza vittime.
Una Stagione di Uragani Senza Precedenti
Un Record di Impatti
L’impatto di Helene ha portato gli Stati Uniti a un record di otto uragani atlantici di Categoria 4 o 5 negli ultimi otto anni (2017-2024), sette dei quali hanno colpito il territorio continentale degli Stati Uniti. Questo numero di impatti di Categoria 4 e 5 è pari a quello registrato nei 57 anni precedenti. L’unico periodo comparabile è stato tra il 1945 e il 1950, quando cinque uragani di Categoria 4 hanno colpito il sud della Florida. Inoltre, gli Stati Uniti hanno subito l’impatto di un uragano maggiore per cinque anni consecutivi, un evento che si è verificato solo un’altra volta dal 1900, tra il 1915 e il 1919.
Prospettive Future
La stagione degli uragani del 2024 è stata caratterizzata da una progressione insolita. Gli esperti avevano previsto una stagione intensa a causa delle temperature record dell’oceano e del probabile inizio di un evento di La Niña nel Pacifico orientale, che spesso porta a stagioni di uragani sopra la media a causa della riduzione della cizallatura del vento. Tuttavia, la pausa di un mese durante il picco della stagione ha sorpreso molti. Con il cambiamento climatico che continua a influenzare i modelli meteorologici globali, le future stagioni degli uragani potrebbero diventare ancora più imprevedibili e devastanti.La stagione degli uragani nel bacino atlantico del 2024 è stata caratterizzata da eventi meteorologici estremi e da condizioni climatiche insolite. Le temperature superficiali del mare hanno raggiunto livelli quasi record, contribuendo a un’attività ciclonica superiore alla media. Tuttavia, la stagione non ha seguito il tipico andamento previsto, presentando anomalie significative che hanno influenzato la formazione e l’intensità degli uragani.
Condizioni Climatiche e Anomalie della Stagione
Le condizioni atmosferiche e oceaniche hanno giocato un ruolo cruciale nel determinare l’andamento della stagione degli uragani del 2024. La cizallatura verticale del vento è stata la più bassa mai registrata durante il periodo di picco della stagione, da agosto a ottobre, nella regione principale di sviluppo degli uragani (MDR). Questo fenomeno, insieme alle elevate temperature superficiali del mare, ha alimentato una stagione particolarmente attiva.
Temperature Superficiali del Mare
Le temperature del mare nel tropicale atlantico hanno raggiunto livelli record, creando un ambiente favorevole per lo sviluppo di cicloni tropicali. Queste condizioni hanno contribuito a una stagione degli uragani più intensa, con un numero maggiore di tempeste rispetto alla media storica. Le acque calde forniscono l’energia necessaria per la formazione e l’intensificazione degli uragani, rendendo il 2024 un anno eccezionale sotto questo aspetto.
Cizallatura del Vento e Stabilità Atmosferica
La cizallatura del vento, che si riferisce alla variazione della velocità e direzione del vento con l’altitudine, è stata insolitamente bassa nel 2024. Questo ha permesso agli uragani di svilupparsi e intensificarsi senza l’interferenza che normalmente ostacola la loro crescita. Tuttavia, la stabilità atmosferica è stata influenzata da temperature insolitamente alte nei livelli superiori, che hanno contribuito a una pausa nell’attività ciclonica durante il periodo di picco.
Eventi e Record della Stagione
La stagione degli uragani del 2024 è stata segnata da eventi straordinari e da una serie di record. Nonostante le previsioni avessero anticipato un’attività superiore alla media, la stagione ha presentato sorprese e deviazioni significative dal normale andamento.
Inizio e Pausa Anomala
La stagione è iniziata con un record, con l’uragano Beryl che è diventato un uragano di Categoria 5 il 2 luglio, il più precoce mai registrato. Tuttavia, un’interruzione anomala dell’attività si è verificata tra il 20 agosto e il 23 settembre, un periodo che di solito rappresenta il picco della stagione. Durante questo intervallo, l’indice ACE (Accumulated Cyclone Energy) è stato il più basso dal 1994, e non si sono formate tempeste atlantiche con nome per quasi un mese.
Ripresa e Attività Tardiva
Dopo la pausa, la stagione è ripresa con vigore, con la formazione di 11 tempeste con nome, sette uragani e quattro uragani maggiori dopo il 24 settembre. Questo ha stabilito numerosi record per l’attività tardiva nella stagione, dimostrando la natura imprevedibile e dinamica degli eventi meteorologici del 2024.
Impatto Umano e Danni
La stagione degli uragani del 2024 ha avuto un impatto devastante in termini di vite umane e danni materiali. In totale, 11 tempeste hanno causato la perdita di 390 vite. L’uragano Helene è stato particolarmente mortale, con 243 vittime, seguito da Beryl con 71 morti. Questi eventi hanno sottolineato la necessità di preparazione e risposta efficace alle emergenze per mitigare le conseguenze delle catastrofi naturali.
Record e Statistiche Notevoli
Il team di previsione della Università Statale del Colorado ha compilato una serie di statistiche notevoli per la stagione 2024. In totale, 11 uragani si sono formati nell’Atlantico, e il 2024 ha eguagliato il 1995 al quinto posto per il numero di uragani registrati. Questi dati evidenziano l’intensità e la frequenza degli eventi meteorologici estremi che hanno caratterizzato l’anno.
La stagione degli uragani del 2024 ha dimostrato quanto le condizioni climatiche possano influenzare l’attività ciclonica, con implicazioni significative per la sicurezza e la preparazione delle comunità costiere. Le anomalie osservate sottolineano l’importanza di una continua ricerca e monitoraggio per comprendere meglio i fattori che guidano questi fenomeni naturali.La stagione degli uragani del 2024 è stata una delle più intense mai registrate nell’era dei satelliti, iniziata nel 1966. Questo periodo ha visto la formazione di un numero significativo di uragani, con cinque di essi classificati come uragani maggiori nell’Atlantico. Il 2024 si è posizionato al sesto posto, a pari merito con gli anni 1995, 1999, 2008 e 2010, per il numero di uragani maggiori formatisi in questo periodo. Inoltre, cinque uragani hanno toccato terra negli Stati Uniti continentali, eguagliando il record del 1893, 2004 e 2005 per il secondo maggior numero di uragani che hanno colpito il territorio statunitense in una stagione. Solo gli anni 1886, 1985 e 2020 hanno visto sei uragani impattare gli Stati Uniti continentali.
L’Intensità della Stagione degli Uragani del 2024
La stagione del 2024 è stata caratterizzata da un’attività particolarmente intensa, con un totale di 162 unità di ACE (Accumulated Cyclone Energy) generate. Questo ha reso la stagione del 2024 una delle più attive secondo la definizione della NOAA, posizionandola come l’undicesima stagione iperattiva nell’era dei satelliti.
Record di ACE Intra-stagionali
Fino all’8 luglio del 2024, sono state generate 36 unità di ACE, il numero più alto mai registrato fino a quella data. Il record precedente era di 32 unità di ACE, stabilito nel 1933. Questo dato sottolinea l’intensità della stagione già nelle sue fasi iniziali.
Formazione di Uragani nell’Atlantico
Entro il 14 agosto, si erano già formati tre uragani nell’Atlantico. Solo altri quattro anni nell’era dei satelliti hanno visto la formazione di tre o più uragani entro questa data: 1966, 1968, 1995 e 2005. Questo dato evidenzia la precocità e la frequenza degli eventi meteorologici estremi nel 2024.
Anomalie e Record nella Seconda Parte della Stagione
La seconda parte della stagione ha visto alcune anomalie significative, tra cui un periodo di inattività e un successivo aumento dell’attività degli uragani.
Periodo di Inattività
Tra il 13 agosto e l’8 settembre, non si sono formate tempeste con nome nell’Atlantico. L’ultima volta che si è verificata una simile pausa è stato nel 1968. Questo periodo di inattività è stato seguito da un’intensa attività nella parte finale della stagione.
Ripresa dell’Attività
A partire dal 24 settembre, si sono formate undici tempeste con nome nell’Atlantico, eguagliando il record del 2005 per il maggior numero di formazioni di tempeste con nome a partire da questa data. Inoltre, dal 25 settembre, si sono formati sette uragani, il numero più alto mai registrato per questo periodo.
L’Impatto degli Uragani Maggiori
La formazione di uragani maggiori nella parte finale della stagione ha avuto un impatto significativo, sia in termini di energia accumulata che di record stabiliti.
Uragani Maggiori nell’Atlantico
Dal 26 settembre, si sono formati quattro uragani maggiori nell’Atlantico, il secondo numero più alto mai registrato da questa data in poi. Solo il 2020 ha visto un numero maggiore, con cinque uragani maggiori formatisi dopo il 26 settembre.
Energia Accumulata
Dal 24 settembre, sono state generate 100 unità di ACE nell’Atlantico, la seconda quantità più alta mai registrata da questa data in poi. Il 2024 si posiziona dietro solo al 1878, che ha prodotto 109 unità di ACE nello stesso periodo.
Conclusioni sulla Stagione degli Uragani del 2024
La stagione degli uragani del 2024 è stata caratterizzata da una serie di eventi meteorologici estremi che hanno stabilito nuovi record e eguagliato quelli esistenti. L’elevato numero di uragani maggiori e l’energia accumulata hanno reso questa stagione una delle più significative nell’era dei satelliti. Gli uragani Kirk e Leslie hanno stabilito il record per la formazione più orientale di uragani nei tropici, sottolineando ulteriormente l’unicità di questa stagione. L’analisi di questi eventi è cruciale per comprendere meglio i cambiamenti climatici e migliorare le previsioni future.