L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) si appresta a rivoluzionare lo studio della corona solare grazie a una missione innovativa chiamata Proba-3. Questa missione permetterà di generare eclissi solari a comando nello spazio, un metodo fondamentale per osservare l’atmosfera estremamente calda del Sole. La corona solare ha un impatto significativo sulla Terra e sulle nostre tecnologie, rendendo essenziale il suo monitoraggio.
La Missione Proba-3: Un Nuovo Approccio allo Studio della Corona Solare
Un Sistema di Due Navicelle in Formazione
Proba-3 è composta da due navicelle spaziali che voleranno in formazione, con una delle due posizionata a 150 metri verso il Sole. Questa disposizione permette di coprire perfettamente il disco solare, creando un’ombra che consente l’osservazione della corona. Questo sistema è in grado di generare eclissi su richiesta, un’innovazione che supera i limiti delle eclissi naturali, che si verificano in media ogni 18 mesi.
Superare i Limiti dei Coronografi Tradizionali
Tradizionalmente, i telescopi e le navicelle che studiano la corona solare utilizzano un coronografo, un piccolo disco che blocca il disco solare. Tuttavia, questo metodo presenta un inconveniente: al bordo del coronografo si forma un alone luminoso, che impedisce di raccogliere informazioni su una parte cruciale della corona, quella più vicina alla superficie del Sole. Proba-3, invece, permetterà di osservare la corona solare da appena oltre il disco solare fino a una distanza di 1,4 milioni di chilometri.
Dettagli Tecnici e Obiettivi della Missione
Un’orbita Peculiare per Osservazioni Ottimali
Le due navicelle di Proba-3 seguiranno un’orbita particolare, avvicinandosi alla Terra fino a 600 chilometri e allontanandosi fino a 60.530 chilometri dalla superficie terrestre. Il loro percorso orbitale richiederà 19,7 ore per completare un giro attorno al pianeta. Durante sei di queste ore, quando le sonde saranno più lontane dalla Terra, si allineeranno per consentire le osservazioni coronali. Questo volo in formazione stretta è un elemento cruciale della missione.
Indagare i Misteri della Corona Solare
La missione Proba-3 aiuterà a comprendere perché la corona solare è centinaia di volte più calda della superficie del Sole, raggiungendo temperature di milioni di gradi Celsius. Inoltre, studierà come il vento solare viene accelerato e come si formano le espulsioni di massa coronale, eventi di plasma che, una volta raggiunta la Terra, possono danneggiare i satelliti e causare spettacolari aurore. Anche quando non sarà in formazione, la missione continuerà a raccogliere dati scientifici, volando attraverso le fasce di Van Allen, regioni di radiazione attorno al nostro pianeta legate al vento solare e al meteo spaziale.
Proba-3: Un Passo Avanti nelle Missioni Dimostrative
Una Tradizione di Successo
Proba-3 è la quarta missione della serie Proba, tutte dedicate alla dimostrazione di nuove tecnologie. Nonostante il nome, è la quarta missione perché la terza, chiamata Proba-V, è un piccolo satellite lanciato nel 2013 per misurare la vegetazione terrestre. Inizialmente previsto per una missione di due anni, Proba-V continua a funzionare ancora oggi. Anche Proba-3 ha una durata nominale di due anni, durante i quali si prevede di ottenere risultati significativi nello studio della corona solare.
Un Futuro di Eclissi su Richiesta
Mentre attendiamo il lancio di una missione proposta, chiamata MESOM, che invierà una navicella in orbita per ottenere eclissi mensili, Proba-3 dimostrerà l’efficacia di questo nuovo approccio. La capacità di generare eclissi su richiesta rappresenta un passo avanti significativo nella nostra comprensione del Sole e dei suoi effetti sulla Terra. Con Proba-3, l’ESA si pone all’avanguardia nello studio della corona solare, aprendo la strada a future missioni che potrebbero rivoluzionare il modo in cui osserviamo e comprendiamo il nostro sistema solare.