Il più grande evento di estinzione nella storia della Terra si è verificato 250 milioni di anni fa
La Terra ha vissuto numerosi eventi di estinzione di massa nel corso della sua lunga storia, ma nessuno è stato devastante quanto quello avvenuto circa 250 milioni di anni fa. Questo evento catastrofico, noto come la “Grande Moria”, ha segnato un punto di svolta nella storia del nostro pianeta, cancellando quasi completamente la vita esistente.
La Grande Moria: Un Evento Senza Precedenti
Un’analisi dell’estinzione Permiano-Triassica
Quando si pensa agli eventi di estinzione di massa, spesso viene in mente l’impatto dell’asteroide Chicxulub che ha portato alla scomparsa dei dinosauri 65 milioni di anni fa. Tuttavia, la estinzione Permiano-Triassica è stata di gran lunga più devastante. Durante questo periodo, oltre il 95% delle specie marine e il 70% delle specie terrestri sono scomparse. In totale, circa il 90% di tutte le specie viventi sulla Terra in quel momento furono completamente eradicate.
Gli scienziati sono in grado di ricostruire questi eventi grazie ai fossili. Analizzando le rocce sedimentarie che si sono formate tra il tardo Permiano e l’inizio del Triassico, si può osservare un drastico calo nella diversità dei fossili, segno evidente della Grande Moria.
Le cause della Grande Moria
Determinare le cause di un evento di tale portata non è semplice. Per anni, i ricercatori hanno dibattuto su cosa abbia scatenato questa catastrofe. Alcuni hanno ipotizzato l’impatto di un asteroide, mentre altri hanno suggerito che una massiccia eruzione vulcanica abbia alterato il clima. Un’altra teoria propone che una combinazione di fattori abbia contribuito all’estinzione.
Nel 2014, un gruppo di ricercatori del MIT ha avanzato l’ipotesi che la proliferazione di microbi produttori di metano possa essere stata la causa principale. Studiando i sedimenti della Cina meridionale, hanno concluso che il Methanosarcina iniziò a prosperare verso la fine del periodo Permiano, producendo metano che si trasformò in anidride carbonica, contribuendo così al riscaldamento globale e all’acidificazione degli oceani.
Implicazioni e Conseguenze della Grande Moria
Il ruolo del clima e degli eventi naturali
Ricerche più recenti supportano la teoria della “combinazione di fattori”, suggerendo che gli effetti del riscaldamento climatico causati dalle eruzioni vulcaniche furono amplificati da eventi di mega El Niño. Durante la crisi Permiano-Triassica, El Niño si protrasse per un periodo molto più lungo, causando una decade di siccità diffusa seguita da anni di inondazioni. Questo clima instabile rese difficile la sopravvivenza per la maggior parte delle forme di vita.
Il professor Paul Wignall, uno degli autori di uno studio su questo argomento, ha dichiarato che “durante la crisi Permiano-Triassica, El Niño persistette per molto più tempo, risultando in una decade di siccità diffusa, seguita da anni di inondazioni. In pratica, il clima era completamente fuori controllo.”
La sopravvivenza delle specie e l’evoluzione
Nonostante la devastazione, alcune forme di vita riuscirono a sopravvivere. Queste specie resilienti furono fondamentali per la continuazione della vita sulla Terra. Il professor Yadong Sun, co-autore dello studio, ha sottolineato che “la maggior parte della vita non riuscì ad adattarsi a queste condizioni, ma fortunatamente alcune cose sopravvissero, senza le quali non saremmo qui oggi. Fu quasi, ma non del tutto, la fine della vita sulla Terra.”
La sopravvivenza di queste specie ha permesso l’evoluzione e la diversificazione della vita nei periodi successivi, portando alla comparsa di nuove forme di vita e alla ricostruzione degli ecosistemi.
La “Grande Moria” rappresenta un capitolo cruciale nella storia della Terra, un evento che ha modellato il corso dell’evoluzione e ha avuto un impatto duraturo sugli ecosistemi del nostro pianeta. Comprendere le cause e le conseguenze di questo evento ci offre preziose lezioni sulla resilienza della vita e sull’importanza di preservare la biodiversità.