Un sito neolitico di 5.000 anni è stato scoperto su un’isola danese, rivelando un segreto insolito: una cantina pavimentata in pietra associata alla Cultura del Bicchiere Imbutiforme. Questo ritrovamento, noto come Nygårdsvej 3, si trova vicino al villaggio di Eskilstrup sull’isola di Falster. È stato portato alla luce durante i lavori di estensione e elettrificazione di una linea ferroviaria che attraversava una fattoria locale.
La Scoperta di Nygårdsvej 3
Un Ritrovamento Straordinario
Durante gli scavi, sono emerse due fasi di costruzione di case, realizzate secondo i progetti tipici della Cultura del Bicchiere Imbutiforme. Questa cultura archeologica neolitica, che prende il nome dai caratteristici bicchieri a forma di imbuto che produceva, era diffusa nel Nord Europa tra il 4000 e il 2800 a.C. Queste comunità furono le prime società agricole della regione, diffondendosi in gran parte dell’attuale Danimarca, Germania settentrionale, Svezia meridionale e parti dei Paesi Bassi e della Polonia. Con l’avvento dell’agricoltura, iniziarono a costruire le prime case nella regione, insieme a tombe megalitiche (dolmen) e altre strutture che modificarono il paesaggio, segnando un cambiamento radicale rispetto allo stile di vita dei cacciatori-raccoglitori del tardo Mesolitico.
Dettagli della Scoperta
Uno dei ritrovamenti più significativi a Nygårdsvej 3 è stato l’identificazione di una struttura che potrebbe essere una cantina. Tra i 141 buchi di palo trovati nel sito, molti sembrano formare le pareti e i pali centrali di due case costruite nello stesso punto in fasi diverse. In totale, 38 buchi di palo furono utilizzati per il primo edificio e 35 per il secondo, suggerendo una pianificazione considerevole nella loro costruzione. I pavimenti degli edifici erano realizzati in terra battuta, una miscela di sabbia e argilla, un tipo di pavimentazione avanzato per la Scandinavia dell’epoca. Tuttavia, sotto questo pavimento, si trovava l’aspetto più intrigante del sito: un gran numero di ciottoli disposti deliberatamente, che assomigliavano a una cantina.
Interpretazioni e Ipotesi
La Cantina Misteriosa
Gli archeologi hanno scoperto che i ciottoli erano stati posizionati intenzionalmente come una caratteristica incassata che, secondo i ricercatori, somigliava a una cantina. Sebbene oggi possa sembrare un dettaglio insignificante, se questa interpretazione fosse corretta, rappresenterebbe un significativo passo avanti tecnologico che avrebbe aiutato a conservare il cibo. Marie Brinch, un’archeologa del Museo Lolland-Falster e autrice principale di un nuovo studio sul sito, ha spiegato che “il ritrovamento è significativo semplicemente perché è estremamente raro”. In Danimarca, così come nella maggior parte del Nord Europa, l’architettura in pietra dell’Età della Pietra è limitata alle strutture megalitiche. L’architettura in pietra collegata a case ordinarie è quasi sconosciuta.
Esclusione di Altre Teorie
Per sostenere l’interpretazione della “cantina”, Brinch e i suoi colleghi hanno dovuto eliminare altre possibilità. Ad esempio, la depressione potrebbe essere stata una tomba o un dolmen su cui era stata costruita la casa? La disposizione somigliava certamente a questi tipi di strutture, ma il team l’ha esclusa perché non ha trovato resti a supporto di questa ipotesi. Inoltre, l’idea che lo spazio fosse utilizzato per pratiche rituali è stata respinta sulla base di altri manufatti trovati nel sito, che potrebbero essere interpretati come votivi. Tuttavia, non c’era abbastanza evidenza materiale per suggerire che fosse questo il caso.
Prospettive Future e Conclusioni
Datazione e Reperti
Secondo i risultati della datazione al radiocarbonio, la “cantina” e la prima casa furono costruite tra il 3080 e il 2780 a.C., mentre la seconda casa fu edificata intorno al 2800 a.C. Oltre alle strutture, gli archeologi hanno recuperato 1.216 manufatti, tra cui strumenti in selce, ceramiche, selce bruciata e frammenti di ossa bruciate. Il team ha anche trovato due ricci di mare fossilizzati nello spazio incassato. Furono i ricci a suggerire inizialmente che il pavimento incassato potesse essere stato utilizzato per scopi rituali, ma il team non ha potuto escludere se essi o qualsiasi altro manufatto nel sito fossero stati collocati lì deliberatamente o semplicemente accumulati nel tempo.
Implicazioni e Ricerche Future
Nygårdsvej 3 offre alcune affascinanti intuizioni sulla costruzione del Neolitico in Danimarca, anche se solleva più domande di quante ne risponda. Tuttavia, non ci sono piani per ulteriori scavi nel sito. “Lo scavo è stato un ‘scavo di salvataggio’ (secondo la legge danese sui musei) in relazione a un grande progetto edilizio lungo la ferrovia che attraversa Falster”, ha spiegato Brinch. “L’area doveva essere scavata perché doveva essere utilizzata per il progetto edilizio, quindi anche se volessimo, è impossibile tornare indietro”. Tuttavia, ciò non significa che la ricerca continua su ciò che è stato recuperato non offrirà risposte allo strano spazio simile a una cantina e alle persone che lo hanno costruito. Lo studio è pubblicato su Radiocarbon.