Nel cuore del Massachusetts, il New Bedford Whaling Museum ospita una collezione di scheletri di balene che affascina i visitatori con la sua storia e le sue peculiarità. Tra questi, uno in particolare si distingue per una caratteristica insolita: un continuo rilascio di olio. Questo scheletro appartiene a una balenottera azzurra, un gigante del mare che, nonostante sia morto da oltre ventisei anni, continua a raccontare la sua storia attraverso il suo scheletro.
La Storia di KOBO: Un Gigante del Mare
Un Incontro Fatale
Nel marzo del 1998, il corpo di una maestosa balenottera azzurra fu scoperto sul bulbo di una petroliera. Questo esemplare, soprannominato KOBO, acronimo di King of the Blue Ocean, aveva incontrato il suo destino tragico al largo della Nuova Scozia, colpito dall’elica di un’altra nave. Il suo viaggio finale lo portò fino alla baia di Narragansett, nel Rhode Island, dove fu recuperato e portato al New Bedford Whaling Museum.
Il Processo di Conservazione
Dopo il recupero, il corpo di KOBO fu sottoposto a un meticoloso processo di pulizia. La carne fu rimossa e le ossa furono immerse nel porto di New Bedford per cinque mesi, un metodo tradizionale per eliminare i tessuti molli. Tuttavia, come spiega Bob Rocha, curatore associato di scienza e ricerca del museo, non tutto l’olio fu rimosso dalle ossa. Questo olio, intrappolato nel midollo osseo della balena, continua a fuoriuscire, creando un’esperienza unica per i visitatori.
Il Fenomeno dell’Olio di Balena
Un Tesoro del Passato
L’olio di balena, un tempo prezioso, era ricercato per la sua versatilità. Veniva utilizzato in una vasta gamma di prodotti, dai saponi ai lubrificanti, fino alla margarina e persino agli esplosivi. Questo olio, presente nel midollo osseo delle balene, non solo contribuiva alla loro galleggiabilità, ma fungeva anche da riserva energetica in assenza di grasso. La continua fuoriuscita di olio dallo scheletro di KOBO è un ricordo tangibile di questa antica risorsa.
Un’Esperienza Sensoriale
Visitare il New Bedford Whaling Museum offre un’esperienza immersiva unica. L’odore dell’olio che emana dallo scheletro di KOBO trasporta i visitatori indietro nel tempo, evocando l’atmosfera di una nave baleniera del passato. Rocha sottolinea come questo elemento sensoriale arricchisca la visita, permettendo alle persone di immaginare la vita a bordo di una nave baleniera per lunghi anni.
Il Futuro di KOBO e Altri Scheletri di Balene
Un Sistema di Raccolta
Per gestire la continua fuoriuscita di olio, il museo ha implementato un sistema di raccolta che convoglia l’olio in una fiaschetta. Questo non solo previene che l’olio goccioli sul pavimento, ma permette anche di monitorare la quantità di olio che continua a fuoriuscire. Fino ad oggi, sono stati raccolti oltre un litro di olio, e si prevede che il fenomeno continuerà almeno fino al 2060.
Un Confronto con Altri Musei
Il fenomeno della fuoriuscita di olio non è unico a KOBO. Al Museo di Storia Naturale di Londra, uno scheletro di balena della Groenlandia continua a rilasciare olio anche dopo 160 anni dalla sua raccolta. Questi scheletri, con le loro storie uniche, offrono uno sguardo affascinante sul passato e sulle meraviglie del mondo naturale.
il New Bedford Whaling Museum non è solo un luogo di esposizione, ma un portale verso un’epoca passata, dove la storia e la scienza si intrecciano. La storia di KOBO, con il suo continuo rilascio di olio, è un esempio vivente di come la natura continui a sorprenderci e a insegnarci, anche dopo la morte. Visitare questo museo significa immergersi in un mondo di meraviglie e scoperte, dove ogni scheletro racconta una storia unica e affascinante.