La Diffusione di Mpox in Africa: Un Nuovo Allarme Sanitario
L’Africa sta affrontando una nuova sfida sanitaria con la diffusione del virus mpox, che ha recentemente colpito lo Zimbabwe per la prima volta. Questo evento segna un ulteriore passo nella diffusione del virus, che ha già interessato sedici altri paesi del continente nelle ultime sei settimane. La situazione è particolarmente preoccupante nella Repubblica Democratica del Congo, dove si registra il maggior numero di casi quest’anno. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha evidenziato l’importanza di monitorare attentamente l’evoluzione di questa epidemia, che potrebbe avere conseguenze significative per la salute pubblica.
La Situazione in Zimbabwe
Primi Casi Registrati
Lo Zimbabwe ha recentemente confermato i suoi primi casi di mpox, coinvolgendo un ragazzo di 11 anni e un uomo di 24 anni. Entrambi i pazienti hanno una storia di viaggi recenti in altri paesi, ma il ceppo del virus non è stato ancora identificato. Il Ministro della Salute dello Zimbabwe, Douglas Mombeshora, ha comunicato che i due individui risiedono rispettivamente a Harare e Mberengwa e stanno ricevendo cure mediche a domicilio.
Connessioni con Altri Paesi
Il ragazzo di 11 anni ha viaggiato in Sudafrica, dove il National Institute for Communicable Diseases ha registrato 25 casi di mpox quest’anno, distribuiti nelle province di Gauteng, KwaZulu-Natal e Western Cape. L’uomo di 24 anni, invece, è tornato di recente dalla Tanzania, un paese che, pur non avendo ancora segnalato casi, è considerato a rischio a causa della sua vicinanza alla Repubblica Democratica del Congo.
La Risposta Internazionale
Dichiarazioni di Emergenza
In agosto, i Centri Africani per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie hanno dichiarato l’mpox un’emergenza sanitaria pubblica di sicurezza continentale. Poco dopo, l’OMS ha seguito con una dichiarazione di emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale. Queste misure sono state adottate in risposta all’emergere di un nuovo clade del virus, denominato Ib, che si sta diffondendo rapidamente nell’Africa orientale.
Caratteristiche del Clade Ib
Il clade Ib è ritenuto più pericoloso rispetto al clade II, responsabile dell’ultima epidemia globale di mpox nel 2022. Sebbene la maggior parte dei casi sia lieve, con sintomi come febbre, mal di testa e dolori muscolari, il clade Ib può causare malattie più gravi e un rischio maggiore di morte. Le persone più vulnerabili includono i bambini piccoli, le donne in gravidanza e coloro con sistemi immunitari compromessi.
Strategie di Controllo e Prevenzione
Vaccinazioni in Corso
Per arginare l’epidemia, diversi paesi africani hanno avviato campagne di vaccinazione. L’obiettivo è ridurre la trasmissione del virus e prevenire ulteriori casi gravi. Tuttavia, la distribuzione equa dei vaccini rimane una sfida, come sottolineato dal Global Preparedness Monitoring Board nel suo ultimo rapporto annuale.
Lezioni dal Passato
Il rapporto del Global Preparedness Monitoring Board avverte che la situazione dell’mpox rischia di ripetere gli errori di risposta pandemica iniqua visti con il COVID-19. Sebbene i due virus siano diversi, l’esperienza passata evidenzia l’importanza di una preparazione globale efficace per affrontare future pandemie, che potrebbero differire notevolmente dal COVID-19.
Conclusione
La diffusione del virus mpox in Africa rappresenta una sfida significativa per la salute pubblica, richiedendo una risposta coordinata e tempestiva. Mentre lo Zimbabwe e altri paesi africani lavorano per contenere l’epidemia, la comunità internazionale deve rimanere vigile e pronta a supportare gli sforzi di controllo e prevenzione. La situazione attuale sottolinea l’importanza di un approccio globale alla salute pubblica, che tenga conto delle lezioni apprese dalle pandemie passate e si prepari per quelle future.