Il Lago Urmia: Un’Icona Geografica in Pericolo
Il Lago Urmia, situato tra le province di Azerbaigian Orientale e Occidentale in Iran, è stato per secoli un simbolo della geografia del Medio Oriente. Questo lago salato è stato menzionato in opere d’arte in bronzo della cultura neo-assira del IX secolo a.C. e descritto da Tolomeo nel II secolo d.C. Oggi, è riconosciuto come sito Ramsar, Riserva della Biosfera UNESCO e Parco Nazionale. Tuttavia, nel 2016, il lago ha subito un cambiamento drammatico: le sue acque sono diventate di un rosso intenso. Sebbene il fenomeno sia stato temporaneo, potrebbe ripetersi in futuro. Ma cosa ha causato questo cambiamento di colore?
Le Cause del Cambiamento di Colore del Lago Urmia
Il Ruolo delle Alghe
Il cambiamento di colore del Lago Urmia, sebbene inquietante, è stato causato da un fenomeno naturale: le alghe. Secondo Mohammad Tourian, scienziato dell’Università di Stoccarda, la responsabile del rossore del lago è la Dunaliella salina. In condizioni normali, questa microalga appare verde, ma in ambienti con alta salinità e intensa luce solare, assume una tonalità rossa. La Dunaliella salina è un organismo che prospera in ambienti ipersalini, come il Lago Urmia, e produce carotenoidi, nutrienti che conferiscono colori vivaci a frutta e verdura.
L’Influenza dei Batteri
Oltre alle alghe, anche i batteri della famiglia Halobacteriaceae hanno contribuito al cambiamento di colore del lago. Questi batteri, che si nutrono di sale, utilizzano un pigmento rosso per assorbire la luce solare e ottenere energia. La combinazione di alghe e batteri ha creato il drammatico effetto cromatico osservato nel 2016. Fenomeni simili si verificano in altri laghi colorati del mondo, come il Lago Hillier in Australia e il Lago Retba in Senegal.
La Situazione Attuale del Lago Urmia
La Crisi Idrica
Il cambiamento di colore del Lago Urmia è stato un segnale di allarme per una crisi più profonda. Nel 2016, il lago aveva perso gran parte della sua acqua a causa del cambiamento climatico e della cattiva gestione delle risorse. Tourian ha rilevato che il volume del lago stava diminuendo a un ritmo allarmante di 1,03 chilometri cubi all’anno, con una perdita di superficie di circa il 70% negli ultimi 14 anni.
Gli Sforzi di Recupero
Negli anni successivi, il governo iraniano ha avviato politiche per il recupero del lago, tra cui riforme agricole per ridurre l’uso dell’acqua e progetti di ingegneria per portare acqua da fonti vicine. Anche le piogge intense del 2018 e 2019 hanno contribuito a rimpinguare le acque del lago. Tuttavia, nel 2023, il Lago Urmia è tornato a essere poco più di una vasta distesa di sale, e il suo futuro rimane incerto.
Altri Laghi dai Colori Straordinari
Chott el Djerid in Tunisia
Come il Lago Urmia, anche il Chott el Djerid in Tunisia è un lago salato endoreico che spesso si trova sull’orlo dell’estinzione. Le sue acque, spesso di un rosso vivido, devono il loro colore principalmente al sale. Questo lago è caratterizzato da un clima desertico e una quasi totale assenza di risorse naturali, compresa l’acqua dolce. Le sue acque salate variano in colore dal verde chiaro al rosa delicato e all’arancione vibrante.
Il Fiume Betsiboka in Madagascar
Il Fiume Betsiboka in Madagascar presenta acque di un colore simile, ma per ragioni diverse. Le terre circostanti, ricche di lateriti, conferiscono al fiume una tonalità rossastra. Questi suoli, ricchi di ossidi di ferro, si formano nei climi tropicali dalla decomposizione chimica delle rocce ricche di ferro.
Le Meraviglie Geotermiche della Nuova Zelanda
Il Bagno del Diavolo
In Nuova Zelanda, il Bagno del Diavolo è una piscina geotermica dal colore inquietante, dovuto alla presenza di zolfo. Situata nel Wai-O-Tapu Thermal Wonderland a Rotorua, l’acqua ha un odore sulfureo e una temperatura simile a quella di un bagno caldo. Questo sito è solo una delle tante meraviglie geotermiche di Tikitere, noto anche come “Hell’s Gate”.
Le Scogliere Fumanti
Un altro esempio è la piscina delle Scogliere Fumanti, dove le temperature dell’acqua superano i 120°C. Questa piscina può eruttare, lanciando acqua a oltre tre metri di altezza. Ancora più impressionante è il “Bagno di Zolfo”, con una temperatura di 98°C e un pH inferiore a 2, che lo rende simile a un bagno di acido.
Nonostante la loro apparenza infernale, le acque di Tikitere sono state utilizzate per secoli dai Māori Ngāti Rangiteaorere per le loro proprietà curative. Questo luogo, più che un semplice sito geotermico, è considerato una fonte di ispirazione e guarigione.